6 Underground

Anno: 2019

Regia: Michael Bay

Interpreti: Ryan Reynolds, Mèlanie Laurent, Manuel Garcia Rulfo, Ben Hardy, Adria Arjona, Dave Franco, Corey Hawkins

Dove trovarlo: Netflix

Tutto è iniziato con il numero Uno (Ryan Reynolds), un misterioso milionario che, creduto morto in seguito ad un incidente aereo, ha pensato di poter utilizzare le sue risorse e le sue abilità per correggere alcune storture del mondo, agendo di nascosto e al di fuori della legge per eliminare coloro che ritiene colpevoli di ingiustizie e prevaricazioni imperdonabili. Per raggiungere il suo obiettivo mette insieme una squadra di combattenti, “fantasmi” come lui, ciascuno con una sua abilità specifica e un passato da dimenticare. L’arrivo di Sette (Corey Hawkins), soldato con un forte senso della giustizia e della lealtà, rischia però di far saltare gli equilibri.

Nel pubblicizzare questo film si è deciso di puntare tutto sull’azione, che naturalmente non manca in questo film del veterano dell’action Michael Bay (e se ve lo state chiedendo, sì, certo che esplode tutto), regista di classici del genere come Armageddon e Transformers, ma 6 Underground non è soltanto acrobazie e sparatorie. La prima sequenza, infatti, è un adrenalinico inseguimento in auto (girato in parte in Italia, a Firenze) durante il quale il regista riesce con abilità a presentare tutti i personaggi non solo con le loro abilità specifiche ma proprio come personalità e caratteri. E così dopo qualche minuto di film ci si è già affezionati a questa squadra di giustizieri squinternati e si è vogliosi di seguire il resto delle loro avventure. Il film si segue volentieri dall’inizio alla fine, godendo delle spettacolari acrobazie ma anche con molto divertimento, perché i dialoghi e le situazioni non mancano di umorismo, senza però mai diventare parodia del genere. Action al 100% ma ben fatto, con scene visivamente molto interessanti come quelle del magnete super potente o le diverse sequenze di parkour. Personaggi approfonditi solo quanto basta ma adeguati al tono complessivo e veicolati da un buon cast di attori (anche Ryan Reynolds, attore per cui non provo grande simpatia, offre una prova dignitosa) messi in ombra solo dal magnifico lavoro degli stuntman. Consigliato per gli amanti dell’azione scapicollata mescolata con la giusta dose di sentimenti (la conclusione inaspettata della prima scena è stato per me un colpo inatteso) e di umorismo.

Voto: 3 Muffin

22 pensieri riguardo “6 Underground

  1. Io Reynolds l’ho apprezzato nei due “Deadpool”, è riuscito a far apprezzarli anche a mia moglie che di solito detesta le vicende di super eroi, se non ami l’attore ti consiglio comunque di vederli perché nei dialoghi Reynolds prende in giro molto sé stesso ed ironizza anche sulle sue capacità di attore.

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    1. Ecco, a me invece in genere piacciono i supereroi ma non amo Deadpool (non conosco i fumetti quindi mi riferisco solo ai film), per me è troppo volgare e scorretto, non lo trovo divertente. Mi piacciono le rotture della quarta parete (penso al cartoon Ultimate Spiderman per esempio) ma Deadpool non mi fa ridere. Però in questo film Ryan Reynolds stava bene nel ruolo.

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  2. Non l’ho visto, ma ho visto la “retroguardia” delle cameracar: cioè due bestie di “camioncini” con sopra montati giganteschi dolly… occupavano ben due posti in Via Cavour a Firenze, praticamente in piazza San Marco…

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      1. Dé, pur di fare scena, tra l’altro d’agosto (quando a Firenze languono solo i turisti: nello stesso periodo, l’anno prima o addirittura lo stesso anno, arrivo Tim Burton con la Bonham-Carter e i figli), Nardella avrebbe aperto i gabbioni a tutti (e chissà cosa farà con il graditissimo ritorno di Scott a Firenze dopo 20 anni): anche a Ron Howard gli ha concesso questo mondo e quell’altro (in barba a qualsiasi scientificità ha esposto la falsissima maschera funeraria di Dante in Palazzo Vecchio con la didascalia “maschera funeraria di Dante apparsa nei romanzi di Dan Brown”: una prassi inaugurata da Renzi, che ha addirittura trapanato gli affreschi di Vasari per cercare quelli di Leonardo che starebbero dietro a loro ma che tutti sanno che non ci sono!)

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      1. Guarda, purtroppo, oltre alle auto parcheggiate, non ho visto nulla perché lavoravo come assistente in un barboso e inutile convegno lì davanti (in Biblioteca Marucelliana): ho visto solo, da lontano, le transenne contenitive delle strade chiuse

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  3. Se la cura nell’infilare stereotipi italiani e nei fare inutili scene d’azione fini a se stesse Bay l’avsse messa nel creare una sceneggiatura, e magari – tie’, voglio esagerare – pure dei personaggi un minimo credibili, sarebbe stato un film nettamente migliore. Invece Bay ha giocato sulla propria fama, in fondo è noto solo per far esplodere robe nei film, e quindi fa solo questo per 15 minuti. Poi purtroppo inizia il film e mi sono addormentato 😀
    Adoro i film d’azione, adoro il Michael Bay d’annata, quello dei Novanta, e adoro Reynolds: eppure ho ampiamente sbuffato per tutto il film. Ma lo sai che io sono “sbuffoso” 😛

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    1. Io piango ogni volta che vedo Armageddon, quindi capisco perfettamente cosa intendi. Qui la storia è molto semplice, i personaggi sono poco realistici ma simpatici, come film di botti mi è piaciuto. Certo la solita battuta sul pistolino del David non ci serviva…

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