La Strada Altrove

Oggi, 28 agosto, il fotografo, critico cinematografico e blogger Alessio Trerotoli presenterà a Monopoli il suo libro La Strada Altrove.

Seguo il blog di Alessio da alcuni anni e vi ho sempre trovato recensioni interessanti, articoli originali, liste da annotare e, soprattutto, un confronto onesto, amichevole, sincero e produttivo con questo giornalista e artista così in gamba eppure così modesto e alla mano.

Vi consiglio quindi il suo blog, Una Vita da Cinefilo, i suoi profili social, dove potrete ammirare le sue splendide fotografie e conoscere i suoi diversi progetti, e ovviamente il suo esordio letterario La Strada Altrove.

Nel libro troverete un racconto di viaggi, da Parigi, al Sud America, a Roma, che rappresentano la ricerca di se stessi, della propria identità e del proprio posto nel mondo.

La scrittura è accattivante, scorrevole, e gli episodi raccontati ricchi di emozioni diverse, dalla malinconia alla gioia, dalla frustrazione alla soddisfazione; un romanzo di formazione delicato, ironico e profondo, ci di certo vi piacerà.

Alessio però non si è limitato a scrivere la sua storia: ha offerto al lettore un’esperienza davvero immersiva, accompagnando le parole con le immagini delle fotografie da lui scattate durante i suoi viaggi (e vi consiglio di vederle tutte, alcune sono davvero da incorniciare e tenere in salotto) e delle canzoni che lo hanno accompagnato nel suo pellegrinaggio.

Moltissimi sono naturalmente anche i riferimenti cinematografici, e non poteva essere altrimenti: una cornucopia di contenuti da fruire, insomma, per chi lo desiderasse.

Buona fortuna Alessio!

La mia Vita da Zucchina

Titolo originale: Ma vie de Courgette

Anno: 2016

Regia: Claude Barras

Dove trovarlo: Prime Video

Il piccolo Icare vive con la madre alcolizzata. Un giorno, a causa di un tragico incidente causato proprio da Icare, la madre perde la vita, e il bambino viene accolto in un orfanotrofio, dove imparerà a conoscere bambini e bambine con diversi problemi e traumi pregressi ma capaci di grande affetto e amicizia.

Il titolo bizzarro di questo piccolo film d’animazione è presto spiegato: il piccolo Icare preferisce essere chiamato da tutti “Zucchina” (in originale “Courgette”), che è il nomignolo datogli dalla madre.

La mia Vita da Zucchina è interessante per diversi aspetti.

In primo luogo è un film indipendente, realizzato da un regista svizzero, Claude Barras, al suo esordio nell’animazione; poi è realizzato in stop motion, una tecnica di animazione molto complessa che comporta una lunga lavorazione e grandi abilità tecniche, perchè prevede la realizzazione di modellini che vengono posizionati manualmente per ogni inquadratura. La squadra di nove animatori riusciva a girare a passo uno non più di 30 secondi di film al giorno!

Tuttavia gli sforzi hanno pagato, perchè visivamente il film è di grande impatto, freschezza e originalità.

Basato sul romanzo Autobiografia di una zucchina di Gilles Paris, il film racconta una storia molto semplice con uno sviluppo lineare e un ristretto numero di personaggi; la forza del film si trova nell’abilità di restituire gli stati d’animo, i pensieri e le paure dei bambini. Nei dialoghi, nei comportamenti, nei gesti, l’infanzia che ha subìto grossi traumi ma ha ancora una gran voglia di vivere e amare è rappresentata in modo convincente, commovente e tenerissimo.

Delicato ma realistico, divertente e commovente, La mia Vita da Zucchina è un film adatto a tutti, perchè anche i temi più delicati (come gli abusi subiti da una delle bambine) vengono trattati con tutta l’innocenza e l’empatia di cui i bambini sono capaci.

Consigliatissimo (lo trovate su Prime Video incluso nell’abbonamento) a tutti, una boccata d’aria fresca come l’aria delle montagne svizzere.

Voto: 4 Muffin

Con l’occasione avviso che per le prossime due settimane sarò in vacanza, quindi potrei non rispondere ai commenti o non essere attivamente presente sugli altri blog; ma una pausa serve anche a una Madame!