The Tender Bar

Titolo originale: The Tender Bar

Anno: 2021

Regia: George Clooney

Interpreti: Tye Sheridan, Ben Affleck, Christopher Lloyd

Dove trovarlo: Amazon Prime

Il film The Tender Bar è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di J.R. Moehringer, scrittore e giornalista americano che in questo suo primo libro, edito in Italia nel 2007 con il titolo Il Bar delle Grandi Speranze, racconta della sua infanzia e giovinezza e del suo rapporto con lo zio Charlie (Ben Affleck), fratello della madre e gestore del bar The Dickens che, assumendo in parte le funzioni di figura paterna, sostiene il nipote nella sua ambizione di diventare uno scrittore.

Dopo il deludente film di fantascienza Midnight Sky, George Clooney torna alla regia con questo film dal titolo adorabile (un gioco di parole intraducibile tra “bartender”, barista, e “tender bar”, bar tenero) che aveva le potenzialità per essere davvero carino, potenzialità che purtroppo non sono state sfruttate appieno. Il regista sceglie infatti di adottare molti clichè del cinema americano, puntando al risultato sicuro più che all’originalità: inizio e fine del film speculari con il protagonista in auto verso un futuro incerto, voce narrante fuori campo (che non sembra mai sicura del tono che vuole adottare), colonna sonora accattivante ma che non osa mai troppo. Il personaggio protagonista, JR, che seguiamo nel suo percorso di formazione da bambino a neolaureato, è piuttosto repulsivo per il suo egocentrismo, e la scelta di adottare esclusivamente il suo punto di vista relega purtroppo tutti gli altri personaggi a mere funzioni della sua evoluzione personale, negando loro lo spazio sufficiente per mostrare caratteri e sfaccettature. Le zie, la nonna e le cugine non sono che comparse; il nonno, interpretato da Christopher Lloyd, ottiene appena una scena in cui brillare; il padre è fin troppo prevedibile anche nella sua assenza; il migliore amico e compagno di college Wesley sembra non avere né un carattere né una vita ma esistere solo allo scopo di dare consigli a JR e ascoltarne le elucubrazioni. Da questo ingombrante one-man show si salvano giusto la madre (interpretata da Lily Rabe), personaggio non troppo approfondito e piuttosto stereotipato ma quanto meno presente, e lo zio Charlie, molto ben interpretato da Ben Affleck e vero cuore pulsante del film: è sufficiente vedere la montagna di libri che tiene nell’armadio o dietro il bancone del bar per affezionarsi a questo zio un po’ scapestrato ma fiducioso e tenero (come il suo bar).

Guardate con attenzione le immagini durante i titoli di coda (non dopo i titoli, anche se in questo film sono coinvolti ben due Batman non è un film di supereroi) perchè riempiono un’ellissi narrativa precedente e danno un senso alla presenza degli amici del bar e al regalo finale dello zio Charlie.

Ho seguito a lungo la carriera di George Clooney e sono certa che un giorno dirigerà davvero un ottimo film, ma per quanto riguarda The Tender Bar ci fermiamo alla sufficienza.

Voto: 2 Muffin alla Nutella

Ben Affleck, Tye Sheridan, Daniel Ranieri, George Clooney e Christopher Lloyd

6 Underground

Anno: 2019

Regia: Michael Bay

Interpreti: Ryan Reynolds, Mèlanie Laurent, Manuel Garcia Rulfo, Ben Hardy, Adria Arjona, Dave Franco, Corey Hawkins

Dove trovarlo: Netflix

Tutto è iniziato con il numero Uno (Ryan Reynolds), un misterioso milionario che, creduto morto in seguito ad un incidente aereo, ha pensato di poter utilizzare le sue risorse e le sue abilità per correggere alcune storture del mondo, agendo di nascosto e al di fuori della legge per eliminare coloro che ritiene colpevoli di ingiustizie e prevaricazioni imperdonabili. Per raggiungere il suo obiettivo mette insieme una squadra di combattenti, “fantasmi” come lui, ciascuno con una sua abilità specifica e un passato da dimenticare. L’arrivo di Sette (Corey Hawkins), soldato con un forte senso della giustizia e della lealtà, rischia però di far saltare gli equilibri.

Nel pubblicizzare questo film si è deciso di puntare tutto sull’azione, che naturalmente non manca in questo film del veterano dell’action Michael Bay (e se ve lo state chiedendo, sì, certo che esplode tutto), regista di classici del genere come Armageddon e Transformers, ma 6 Underground non è soltanto acrobazie e sparatorie. La prima sequenza, infatti, è un adrenalinico inseguimento in auto (girato in parte in Italia, a Firenze) durante il quale il regista riesce con abilità a presentare tutti i personaggi non solo con le loro abilità specifiche ma proprio come personalità e caratteri. E così dopo qualche minuto di film ci si è già affezionati a questa squadra di giustizieri squinternati e si è vogliosi di seguire il resto delle loro avventure. Il film si segue volentieri dall’inizio alla fine, godendo delle spettacolari acrobazie ma anche con molto divertimento, perché i dialoghi e le situazioni non mancano di umorismo, senza però mai diventare parodia del genere. Action al 100% ma ben fatto, con scene visivamente molto interessanti come quelle del magnete super potente o le diverse sequenze di parkour. Personaggi approfonditi solo quanto basta ma adeguati al tono complessivo e veicolati da un buon cast di attori (anche Ryan Reynolds, attore per cui non provo grande simpatia, offre una prova dignitosa) messi in ombra solo dal magnifico lavoro degli stuntman. Consigliato per gli amanti dell’azione scapicollata mescolata con la giusta dose di sentimenti (la conclusione inaspettata della prima scena è stato per me un colpo inatteso) e di umorismo.

Voto: 3 Muffin