Scrúgulus

Qualche volta, strano a dirsi, i social sono utili. Ad esempio, non credo che avrei mai scoperto dell’esistenza di Scrúgulus se non mi fosse comparso su Facebook un post del Professor Andrea Maggi, che avevo visto tante volte nel programma tv condotto da Geppi Cucciari Splendida Cornice.

Il Prof Maggi ha infatti scritto la prefazione di Scrúgulus e sul suo profilo lo stava appunto pubblicizzando.

Ma che cos’è Scrúgulus?

Sapevo che il celebre fumetto Topolino da qualche tempo stava proponendo alcune storie tradotte in alcuni dialetti italiani. Quello che non sapevo è che ne avesse preparata anche una… in latino!

Ebbene sì, Scrúgulus è una storia a fumetti bilingue, latino (a colori) e italiano (in bianco e nero) a fronte; per cui non tema chi non è familiare con il latino, ogni pagina è doppia e la storia può essere letta facilmente in entrambi gli idiomi.

Ma da dove deriva questo strano titolo, Scrúgulus?

Non è altro che la traduzione in latino del nome originale inglese di Paperon de’ Paperoni, ovvero Scrooge, come il protagonista del Canto di Natale di Charles Dickens.

Infatti una delle cose più divertente è proprio scoprire come sono stati tradotti in latino i nomi propri dei personaggi. Ad esempio, Paperino è Donaldum Anas (Donald Duck), mentre Rockerduck e King Kong… li lascio scoprire a voi!

Un’altra cosa divertentissima è leggere come sono state rese in latino le invenzioni moderne, come l’automobile, il telefono… e soprattutto il macchinario di Archimede!

Mi unisco perciò al Professor Maggi nell’invitare tutti a correre in libreria per acquistare Scrúgulus.

Anche per i bambini e per chi non conosce il latino, perché la storia è molto divertente.

Chi invece pensava di aver dimenticato tutto il latino imparato a scuola o all’università, scoprirà che invece è la storia è molto facile da seguire.

Altro che trattati di Cicerone e poesie di Orazio, se al liceo l’avessimo studiato sui fumetti, ora sì che lo conosceremmo bene il latino! Altro che lingua morta…

9 pensieri riguardo “Scrúgulus

  1. Ricordo male o già in passato il settimanale “Topolino” ha presentato una storia in latino? Ricordo che la pubblicizzarono molto, ti parlo degli anni Ottanta, ma temo non abbia incontrato il mio interesse 😛

    Forse mi sarebbe tornata utile al liceo, così come questa storia che presenti, purtroppo è fuori tempo massimo ^_^

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      1. A quei tempi non uscì perché non c’era bisogno di inventarsi queste iniziative per avvicinare i giovani alle lingue classiche. Oggi invece sì, perché le iscrizioni al liceo classico sono colate a picco. Il motivo è ovvio: i giovani in Italia sono pochi, molti di loro essendo figli di immigrati non sanno l’italiano abbastanza bene da potersi iscrivere ad un liceo (figuriamoci poi il classico, che richiede una conoscenza della lingua sopraffina), e quindi quest’indirizzo va a morire.
        In realtà c’è anche un altro motivo per cui il classico ha avuto un calo di iscrizioni: la frenesia della società moderna. Per tradurre una versione di Latino o di Greco ci vogliono 2 ore (o almeno è il tempo che ci voleva a me): in una società veloce come quella di oggi, in cui le persone sono abituate ad avere tutto e subito, la sola idea di fare qualcosa che richiede 2 ore di tempo prima di dare un risultato è semplicemente insopportabile. Sì, è vero, puoi “tagliare corto” facendoti fare la traduzione dall’intelligenza artificiale, ma lo puoi fare una volta; se invece lo fai regolarmente non imparerai mai a tradurre, e quindi non riuscirai mai a prendere un diploma di liceo classico.

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    1. In effetti, considerando che è una storia soltanto, è costoso, però la storia è molto bella e me la sono letta molto volentieri in tutte e due le lingue, secondo me vale la spesa. Inoltre l’introduzione del prof Maggi è molto interessante.

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