Il Lato Positivo

Titolo Originale: Silver Linings Playbook

Regia: David O’Russell

Interpreti: Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Jacki Weaver, Julia Stiles, Chris Tucker

Dove trovarlo: Prime Video

Pat (Bradley Cooper) dopo essere stato dimesso dall’istituto per malattie mentali tenta di riprendersi la propria vita, il proprio lavoro e soprattutto la sua ex moglie. L’incontro con Tiffany (Jennifer Lawrence), una ragazza bellissima ma emotivamente molto instabile, rende le cose più complicate del previsto.

Ero davvero convinta che Il Lato Positivo fosse un film drammatico, che raccontasse  problematiche legate alla malattia mentale e la difficoltà per chi ne è affetto nello stringere relazioni umane. Come mi sbagliavo…

All’inizio sembrava davvero il racconto realistico e intenso delle difficoltà incontrate da un uomo che ha avuto un collasso emotivo e deve rimettere insieme i cocci della propria vita. 

Ma non c’è voluto molto perché il film prendesse tutta un’altra piega, diventando una marmellata appiccicaticcia di storia d’amore banale e insulsa, condita con personaggi secondari imbarazzanti e avvenimenti che non stanno nè in cielo nè in terra.

So che il film è l’adattamento del libro L’Orlo Argenteo delle Nuvole di Matthew Quick, ma non avendolo letto non posso né incolpare né assolvere lo scrittore per questo disastro cinematografico; posso invece dare la colpa al regista, David O’Russell, che nonostante avesse in mano un gran cast non ne ha fatta una giusta. Non voglio bollarlo in maniera definitiva, di diretto da lui posso parlare solamente di Three Kings, l’unico film con George Clooney di cui non sono riuscita ad arrivare alla fine. E ho detto tutto.

Credo che Bradley Cooper sia un attore di grande talento, ma questo personaggio così poco coerente non gli dà certo la possibilità di esprimersi.

Anche la splendida e brava Jennifer Lawrence non può far nulla, imprigionata in un interesse sentimentale quadrato e prevedibile.

Robert De Niro poi sembra una caricatura per quanto il suo personaggio è forzato e le sue battute ripetitive: a tratti, nelle scene in cui si parla di scommesse sportive, sembra di assistere a un delirio improvvisato senza costrutto. E l’arrivo di Chris Tucker, nel ruolo di un amico rilasciato anche lui dallo stesso istituto per malattie mentali, non fa che peggiorare le cose già malmesse.

Per un attimo si spera nel rapporto conflittuale col fratello, migliore di Pat in ogni cosa e portato a vantarsene, ma non è che una bolla di sapone.

La scena poi della gara di ballo, cui assistono amici, parenti, lo psichiatra, i vicini di casa e la ex moglie, è davvero grottesca e imbarazzante.

Il finale, intuibile già dal minuto due, non merita nemmeno che ci spenda parole.

Un’enorme delusione. Non c’è proprio nessun lato positivo in questo film, non saprei dare una buona ragione per guardarlo, se non forse l’avvenenza di Jennifer Lawrence.

E a pensarci bene credo che sia anche irrispettoso nei confronti di chi soffre davvero di malattie mentali o condizioni psicologiche particolari e a causa di queste non riesce a integrarsi nella società e a stabilire relazioni affettive stabili: ma come, basta perdere qualche chilo e passare di là perchè la bellissima vicina di casa perda la testa per te e l’amore trionfi, perchè farne tanti drammi? Mi sembra che questo film sminuisca problemi che invece sono enormi e difficilissimi da gestire, per il singolo e per la società, e che meriterebbero si essere trattati con più sensibilità e rispetto.

Voto: 1 Muffin ipocalorico

A Star is Born

Anno: 2018

Regia: Bradley Cooper

Interpreti: Lady Gaga, Bradley Cooper, Sam Elliot

Dove trovarlo: Netflix

Una cameriera che sogna di diventare una star e un cantante di grande successo ma con gravi problemi di alcool e droga si conoscono per caso nel locale di drag queen in cui lei si esibisce. Tra i due scocca la scintilla, la fama di Jack (Bradley Cooper) spianerà la strada verso il successo per Ally (Lady Gaga) ma le dipendenze di lui renderanno molto difficile il rapporto di coppia.

La storia si racconta in due righe e non è certo nuova, visto che abbiamo già avuto due film dallo stesso titolo, uno del 1954 con Judy Garland e James Mason e uno del 1976 con Barbra Streisand e Kris Kristofferson. Tuttavia questa nuova versione mi è piaciuta davvero molto, perciò mi sento di consigliare questo film agli amanti della musica e anche a chi ama vedere sullo schermo storie d’amore complicate. Io ero già una fan di Lady Gaga ma credo che in questo film la celebre cantante pop brilli davvero come una stella per il suo genuino talento canoro e per le sue più che adatte doti recitative. Doppio applauso poi per Bradley Cooper, attore affascinante e simpaticissimo, che qui non solo si cala in un ruolo molto difficoltoso ma si cimenta anche per la prima volta come regista, ottenendo un ottimo risultato: senza particolari vezzi autoriali Cooper riesce a raccontare questa storia, semplice ma intensa, in modo lineare e accattivante, facendoci davvero affezionare ai due protagonisti e al fratello di Jack, Bobby, interpretato dal sempre mitico Sam Elliott. Belle musiche e canzoni, bravi gli attori, pulita la regia di Cooper, che ci inonda di luci quando sale sul palco per mostrare lo straniamento di chi è sotto l’effetto di alcool e droghe ma ci racconta poi una dolce e sofferta storia d’amore con grazia e tenerezza. Meritato l’Oscar per la miglior canzone a Shallow, cantata da Lady Gaga e Bradley Cooper. 

Voto: 3 Muffin