The Old Guard 2

Regia: Victoria Mahoney

Interpreti: Charlize Theron, Kiki Layne, Matthias Schoenaerts, Luca Marinelli, Marwen Kenzari, Veronica Ngo, Henry Golding, Uma Thurman, Chiwetel Ejiofor

Dove trovarlo: Netflix

L’ex immortale Andromaca (Charlize Theron) scopre che in giro c’è un’altra immortale, ancora più vecchia di lei, estremamente potente e con cattive intenzioni.

Avete presente come sono i bambini quando non hanno voglia di fare i compiti e cercano di tirarla in lungo per far arrivare l’ora della merenda? Prima cade la matita, poi devono andare in bagno, fanno la punta alla matita e intanto cade la gomma, poi hanno sete, eccetera eccetera. 

Ecco, The Old Guard 2 è esattamente così: quasi due ore di nulla boccheggiante per traghettare il povero spettatore verso l’evitabilissimo terzo capitolo. Ammetto che del primo film non ricordavo praticamente nulla se non che era stato un film d’azione passabile e non particolarmente fastidioso da vedere, per dire quale impatto avesse avuto su di me. A mia discolpa, il sequel arriva a ben cinque anni di distanza; il terzo capitolo non ha ancora una data di uscita, ma di sicuro per allora avrò già dimenticato di nuovo ogni cosa. Non che ci sia molto da dimenticare, visto che la storia è ridicolmente semplice, e infatti il film arranca faticosamente per riempire queste due ore di elucubrazioni inutili, lontane rimembranze, discorsi triti e ritriti, e soprattutto combattimenti corpo e corpo sempre, ovunque e con chiunque. Perfino gli sgherri del nemico, anziché sparare, come viene detto “cercano il corpo a corpo”. Tutto per rubare minuti preziosi alle nostre vite e giustificare un’ingiustificabile chiusura della trilogia.

Noioso, superfluo, magari non dannoso ma di sicuro nemmeno interessante.

Voto: 1/2 Muffin Ipocalorico (l’altra metà arriverà con la terza parte visto che la storia non si conclude affatto)

Four Brothers – Quattro Fratelli

Titolo originale: Four Brothers

Anno: 2005

Regia: John Singleton

Interpreti: Mark Wahlberg, Tyrese Gibson, André 3000, Garrett Hedlund, Fionnula Flanagan, Sofia Vergara, Chiwetel Ejiofor

Jonathan Mercer (Mark Wahlberg), Angel Mercer (Tyrese Gibson), Jeremiah Mercer (André 3000) e Jack Mercer (Garrett Hedlund) non sono fratelli di sangue, ma sono comunque una famiglia. Quando la madre adottiva Evelyn (Fionnula Flanagan) viene uccisa durante una rapina, i quattro fratelli si riuniscono per il funerale. Presto però capiscono che la morte di Evelyn non è stata un incidente, e decidono di punire il colpevole a qualunque costo.

Non so proprio ricordare per quale motivo decisi la prima volta di vedere questo film, molti anni fa, visto che il genere “vendetta tra gangster” non è di certo il mio preferito. Eppure nel corso degli anni ho visto Four Brothers per ben tre volte, e ogni volta con grande piacere.

Sono ben consapevole del fatto che si tratti di una versione decisamente edulcorata di quella che deve essere, nella realtà, la vita tra le strade di Detroit; e alla fine, a ben guardare, si tratta di una sorta di favola, anche se i buoni della storia non sono certo stinchi di santo. Il cattivo, in compenso, è cattivo sul serio (un ottimo Chiwetel Ejiofor nei panni di un boss psicopatico e spietato), per cui non possiamo che parteggiare per i nostri quattro “fratelli”: Jonathan (Mark Wahlberg), il capobanda dall’ira e dal grilletto facile; Jerry (il cantante André 3000), quello che ha messo su famiglia e, almeno all’apparenza, ha cambiato vita; il chitarrista Jack (Garrett Edlund), il piccolino di casa; e infine Angel, interpretato da un attore che trovo simpaticissimo, oltre che di bell’aspetto: Tyrese Gibson. Angel, oltre a offrire spesso lo spunto comico per le scene, porta anche nella storia la bellissima Sofi, interpretata da una Sofia Vergara di straordinaria bellezza, che aggiunge una nota di caos incontrollabile a tutte le situazioni. Gibson, comunque, è un attore molto apprezzato anche dal regista, John Singleton, che lo ha diretto anche in 2 Fast 2 Furious (un episodio della saga davvero ben riuscito, soprattutto contando il fatto che Dom Toretto non ne fa parte) e Baby Boy. Gli interpreti sono tutti all’altezza, e danno vita a personaggi molto diversi creando tra di loro ottime dinamiche, dando vita a una storia lineare, che si segue con piacere ma che riserva anche delle sorprese e dei momenti di divertimento, mettendo anche sul tavolo un buon finale a sorpresa. Si ride e si piange, si viene coinvolti e si arriva a voler bene a questa strana famiglia di delinquenti dal cuore d’oro.

Come dicevo, una favola, non certo un documentario sulla malavita di Detroit: ma a un film io, sinceramente, non chiedo altro.

Voto: 3 Muffin

Maleficent – Signora del Male

Titolo Originale: Maleficent – Mistress of Evil

Anno: 2019

Regia: Joachim Rønning

Cast: Angelina Jolie, Elle Fanning, Harris Dickinson, Sam Riley, Michelle Pfeiffer, Chiwetel Ejiofor, Imelda Staunton, Ed Skrein

Dove trovarlo: Disney Plus

Quando Aurora (Elle Fanning) accetta la proposta di matrimonio di Filippo (Harris Dickinson), Maleficent, in quanto madrina della futura sposa, viene invitata conoscere i genitori del principe. Saranno subito scintille tra Maleficent (Angelina Jolie) e la regina Ingrith (Michelle Pfeiffer), che ancora le rinfaccia la maledizione lanciata su Aurora. Quando Maleficent perde le staffe il padre di Filippo cade in un sonno simile alla morte; la fata, ritenuta responsabile, tenta di fuggire ma viene gravemente ferita. Verrà salvata da una creatura alata che la condurrà in un luogo sconosciuto agli umani in cui si nascondono tutti i suoi simili, alcuni dei quali invocano la guerra con gli uomini. Nel frattempo Ingrith ha campo libero per mettere in atto il suo piano malvagio.

Di sicuro non si può accusare la Disney di risparmiare sugli effetti speciali, sul trucco e i costumi o sulla scelta degli attori, che ancora una volta sono tutti famosi ma anche talentuosi. Però nonostante questo non credo che il secondo (e mi auguro ultimo) capitolo della storia di Malefica sia un film così appassionante. L’idea di raccontare in qualche modo le origini del personaggio, anche se non è certo originale, funziona anche questa volta, e anche giocare sull’odio razziale tra popoli diversi è già visto ma sempre efficace, però la storia non contiene alcun passaggio davvero originale o memorabile, e dunque il film è passabile ma noiosetto. Il faccia a faccia tra due grandi star come Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer alla fine non è che una bolla di sapone, mentre Elle Fanning, sempre dolce e graziosa, sembra spaesata dal troppo green screen (come succedeva anche a Emma Watson in La Bella e la Bestia). Inutile ripetere il solito discorso sulla pretenziosità di questa serie di live-action Disney, Mistress of Evil si allontana in tutto e per tutto dal classico d’animazione La Bella Addormentata nel Bosco, introducendo moltissimi nuovi personaggi che però alla fine non hanno molto da dire. L’unico a strappare almeno qualche risata è il Diaval, il corvo trasformato in uomo interpretato da Sam Riley, in particolar modo quando tenta di addestrare Malefica a sorridere a fare la riverenza al cospetto dei genitori di Filippo.

Voto: 2 Muffin