St. Vincent

Anno: 2014

Regia: Theodore Melfi

Interpreti: Bill Murray, Melissa McCarthy, Naomi Watts, Chris O’Dowd, Terrence Howard, Jaeden Martell

Dove trovarlo: Prime Video

Maggie (Melissa McCarthy) si trasferisce in un’altra città con il figlio adottivo Oliver (Jaeden Martell) dopo una dolorosa separazione dal marito infedele. Il nuovo lavoro la tiene lontano da casa per la maggior parte della giornata, così, non conoscendo nessuno, incarica il vicino brontolone Vincent (Bill Murray) di badare al figlio in sua assenza. Maggie però non può sapere che Vincent è un giocatore d’azzardo, bevitore, fumatore e frequentatore di bar e prostitute… Ben presto però il piccolo Oliver inizia a rendersi conto che l’apparenza, riguardo al suo improbabile babysitter, è quanto mai ingannevole.

Se mi fossi informata meglio su questo film non avrei mai scelto di vederlo. Infatti il regista (Theodore Murphy) e una parte importante del cast (Melissa McCarthy e Chris O’Dowd) accomunano questo film a un altro che non mi è piaciuto per niente, Il Nido dello Storno (The Starling). Non sono sicura che la presenza dell’ottimo Bill Murray nei panni del protagonista sarebbe stata sufficiente a convincermi, perchè anche in Il Nido dello Storno era presente un attore a me molto caro, Kevin Kline, che però non riusciva a salvare un film molto triste e pesante con un terribile uccellino in CGI. Invece, per fortuna, non sapevo proprio  nulla di questo film, e il faccione di Bill Murray sulla locandina da solo mi ha convinto a schiacciare “Play” in una serata in cui cercavo qualcosa di leggero e simpatico da vedere. E devo dire di essere stata accontentata. Innanzitutto qui non ci sono animali in pessima CGI ma solo un animale vero, un gattone bianco, che è l’unico amico del burbero Vincent. Melissa McCarthy questa volta non deve combattere pennuti dispettosi ma si ritrova invece alle prese con i problemi quotidiani di moltissimi genitori neo-single, e in questo ruolo sa essere convincente. Anche Chris O’Dowd, che ho scoperto con la divertentissima serie britannica IT Crowd, ha un ruolo molto bello, quello del prete cattolico (ma di mentalità aperta) che insegna nella nuova scuola del piccolo Oliver: impossibile non desiderare di averlo avuto come insegnante. Ottima l’interpretazione del giovane Jaeden Martell nei panni di Oliver, il bambino maturo ed erudito che si fa voler bene da tutti, perfino dal bullo della scuola, e che con la sua intelligenza acuta riesce a smascherare il burbero Vincent. Il mattatore Bill Murray infatti dà vita a un personaggio piuttosto classico, che fa pensare al classico “brontolone che si intenerisce” di Walter Matthau, ma che presenta anche molte sfaccettature e ha un’evoluzione non imprevedibile ma che si segue, grazie alla bella sceneggiatura (opera dello stesso regista, Theodore Murphy), con autentico trasporto, ridendo e versando qualche lacrimuccia dove serve. Naomi Watts riesce a brillare di splendore e carisma anche nel ruolo della prostituta straniera e incinta, mentre troviamo Terrence Howard (il poliziotto del film Four Brothers) nel ruolo dell’amichevole strozzino di quartiere. St. Vincent (“San Vincent”, titolo con un significato ben preciso che non spiego per non rovinare la visione) non esiste certo per raccontare “tutta la verità e niente altro che la verità”: si tratta piuttosto di una bella favola, ma una di quelle favole che, se prestiamo attenzione al nostro vicino un po’ bizzarro e maleducato, potrebbe diventare realtà per ognuno di noi; una visione che rilassa, fa sorridere e riscalda il cuore, senza alcuna velleità artistica né pedagogica. Cioè proprio quello di cui, certe sere, tutti noi, cinefili e non, abbiamo bisogno.

Voto: 3 Muffin