
Titolo originale: The Cable Guy
Anno: 1996
Regia: Ben Stiller
Interpreti: Matthew Broderick, Jim Carrey, Leslie Mann, Jack Black, Bob Odenkirk, George Segal, Diane Baker, Eric Roberts, David Cross, Owen Wilson, Ben Stiller
Dove trovarlo: Netflix
Steven (Matthew Broderick) ha chiesto alla sua ragazza Robin (Leslie Mann) di sposarlo e lei, per tutta risposta, gli ha detto che le serve un po’ di tempo lontano da lui. Per riempire il vuoto lasciato da Robin Steven si abbona alla tv via cavo e l’installatore (Jim Carrey), dopo essersi fatto attendere per ore, si rivela un tipo strambo ma servizievole, che accetta anche di manipolare il sistema affinché Steven possa vedere i canali a pagamento senza dover pagare. Per educazione Steven accetta di uscire con lui, e si ritrova presto invischiato in una serie di stranezze promosse dall’uomo del via cavo, che diventa sempre più incontrollabile e invadente, fino a che Steven decide di dover interrompere ogni rapporto con lui: ma l’uomo del via cavo non è affatto d’accordo…
In una puntata dei Simpson ricordo che Homer denigrava The Cable Guy accusando il film di aver quasi distrutto la carriera di Jim Carrey. Difficile pensare che l’attore, che era già stato protagonista di The Mask e dei due Ace Ventura, potesse venire danneggiato da questo film, ma di sicuro qui lo troviamo in un ruolo diverso dai suoi soliti: sempre libero di gigioneggiare come solo lui sa fare, l’uomo della tv via cavo ha però anche un aspetto spaventoso e inquietante, e come afferma lui stesso può essere il tuo migliore amico oppure il tuo peggior nemico. Il film, anche se ha momenti di inquietudine nel momento in cui Steven si rende conto di quanto sia squilibrato quello che sembrava un innocuo buffone, si mantiene sempre sul binario della commedia che diverte senza però far fare risate di pancia. La parte più interessante il regista Ben Stiller la riserva per se stesso, nel doppio ruolo di due fratelli gemelli di cui uno è accusato di aver assassinato l’altro: il circo mediatico attorno al processo accompagna tutto lo sviluppo del film, siglandone il lato accusatorio verso i meccanismi più morbosi della televisione, colpevoli di aver plagiato la fragile mente dell’uomo della tv, abbandonato da piccolo per troppe ore davanti alla tv da una madre assente, libero di assorbirne tutti i precetti meno edificanti. Il messaggio passa comunque in grande leggerezza, tra le rocambolesche avventure vissute dal sobrio e compunto Steven in compagnia dello sconosciuto, dal karaoke alla giostra medievale. Bravo Ben Stiller a gestire una vicenda che poteva diventare ripetitiva o scontata, coadiuvato da due ottimi protagonisti: Jim Carrey, che come spesso accade riesce ad essere allo stesso tempo simpatico e insopportabile, e Matthew Broderick, in cui diventa facile identificarsi per la sua onestà di fondo punteggiata però di piccole bassezze morali (volere la tv a pagamento senza pagare, fingere amicizia per i suoi scopi, ignorare gli amici). Il film è sorretto da queste due colonne ma arricchito da una miriade di attori famosi del grande e piccolo schermo che hanno ruoli di contorno ma necessari per il ritmo e l’arricchimento della trama (da Jack Black a Bob Odenkirk, da Eric Roberts all’amico di sempre Owen Wilson). Non esilarante come altri film di Jim Carrey o di Ben Stiller e penalizzato dal brutto titolo italiano ma adatto ad una serata senza troppi pensieri tra facce note in cui si prova gratitudine per il fatto che Netflix non necessiti di un installatore…
Voto: 2 Muffin