Disney Plus Unexpected

Quando qualcuno dice “Disney” noi tutti pensiamo subito ai classici cartoni animati della nostra infanzia: pensiamo a Topolino, alle principesse, agli animaletti canterini e, in tempi più recenti, anche ai cavalieri Jedi e ai supereroi dei fumetti. E naturalmente su Disney Plus si possono trovare tutte queste cose, ma c’è anche molto di più, e se ci si prende un po’ di tempo per spulciare bene nel catalogo è possibile trovare moltissime cose interessanti, alcune non prettamente per bambini (infatti non sono accessibili agli account dei minorenni, provare per credere), tutte interessanti e divertenti, per fare un tuffo nei ricordi d’infanzia sopiti o per scoprire qualcosa di nuovo. Per ora ho deciso di sceglierne sette, giusto come assaggio, ma ce ne sono molte ma molte di più!

  1. Destino

Tutti noi sappiamo cosa succede quando Salvador Dalì incontra Hitchcock (il capolavoro con Ingrid Bergman e Gregory Peck Io Ti Salverò, in originale Spellbound), ma cosa accade invece quando Salvador Dalì incontra Walt Disney? Risposta: Destino! Questo cortometraggio animato di sei minuti nasce proprio da questa incredibile collaborazione nel 1945, ma la lavorazione venne interrotta a causa delle difficoltà economiche che lo studio stava attraversando. Venne però portato a termine nel 2003 sotto la supervisione di Roy Disney, nipote di Walt. Destino racconta la storia d’amore tra una donna bellissima e Chronos, la divinità del Tempo, utilizzando l’iconografia e le suggestioni visive tipiche di Salvador Dalì. Imperdibile.

  1. Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo

Di sicuro non sono l’unica che da piccola ha passato molte e molte ore con il videogioco Prince of Persia su floppy disk, tentando di salvare la bella principessa dal malvagio visir con appena sessanta minuti di tempo a disposizione. Personalmente, per quanto ci abbia provato, non sono mai riuscita ad andare oltre il settimo livello, e non sono mai riuscita a salvare la bella principessa. Per fortuna però nel 2010 è arrivato il muscoloso Jake Gyllenhaal a dare un volto al principe del videogioco e salvare non solo la splendida principessa (Gemma Arterton) ma il mondo intero, messo in pericolo dal piano del malvagio zio (Ben Kingsley) per dominare il mondo grazie alle magiche sabbie che permettono di manipolare il flusso del tempo. Non sempre i film di questo genere sono belli quanto i videogiochi da cui sono tratti (la delusione per il cartone basato su Ni No Kuni è ancora cocente) ma in questo caso invece troviamo un film avventuroso, divertente e ben fatto. Consigliato, non solo per i fan di vecchia data.

  1. Il Mondo secondo Jeff Goldblum

La prima puntata di questa serie (che parlava del gelato) è stata, del tutto inaspettatamente, la prima cosa in assoluto che ho visto su Disney Plus. Ora la serie si è conclusa e l’ho seguita per intero trovando piacevole e divertente la visione di ciascun episodio, anche se naturalmente non tutti gli argomenti mi hanno coinvolto nello stesso modo. La puntata che mi ha più emozionato è stata la numero 6, quella sul gaming, in cui Jeff Goldblum ha preso parte ad un evento LARP (gioco di ruolo dal vivo) simile a quelli cui io stessa ho partecipato per molti anni. Non si sa ancora se ci sarà una seconda stagione di Il Mondo secondo Jeff Goldblum, ma se ci sarà la seguirò di certo, perchè la voce suadente e il gesticolare lento di Jeff ormai mi hanno conquistata.

  1. Punto di Non Ritorno

Il titolo originale di questo documentario di Fisher Stevens, Before the Flood, deriva dal trittico del pittore olandese Hieronymus Bosch Il Giardino delle Delizie, in cui il regista ravvisa la storia del pianeta Terra a partire dalla comparsa dell’uomo: un giardino lussureggiante all’inizio, come mostra la prima tavola; un luogo caotico, maltrattato e sovraffollato, come mostra il secondo pannello (ovvero la condizione in cui ci troviamo adesso) ed infine il luogo infernale che il nostro pianeta diventerà (o meglio sta già diventando) se l’uomo non riuscirà a intervenire in modo massiccio sulle emissioni inquinanti e sullo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. A raccontarci questa visione lucida e per nulla rassicurante è Leonardo DiCaprio, che oltre ad essere l’attore che noi tutti conosciamo e amiamo è anche un attivista ambientale e dal  2014 messaggero di pace delle Nazioni Unite. Dopo aver ricevuto questa prestigiosa carica, DiCaprio ha viaggiato il mondo e incontrato personalità del mondo politico, industriale e scientifico (Bill Clinton, Barack Obama, Elon Musk e molti altri) per meglio rendersi conto della situazione ambientale in cui versa il nostro pianeta. Difficile non sentirsi turbati dalla visione di questo documentario, ma vedendo quanto negazionismo esista ancora nella politica e nei media statunitensi si capisce quanto si tratti di un lavoro disturbante e da non affrontare a cuor leggero ma necessario.

  1. Missione Tata

Quando penso a Vin Diesel (e lo faccio) di certo non mi viene in mente la Disney, ma piuttosto auto da corsa tamarre cariche di NOS e combattimenti a mani nude con spietate creature aliene. Invece su Disney Plus troviamo anche lui, protagonista del film per famiglie Missione Tata (in originale The Pacifier) in cui interpreta un tenente dei Navy Seal il cui nuovo incarico consiste nel prendersi cura dei cinque turbolenti figli di uno scienziato. Niente che non abbiamo già visto in Un Poliziotto alle Elementari e altre pellicole del genere, ma per i fan di Vin Diesel Missione Tata è sicuramente un film divertente e simpatico quanto basta.

  1. Sister Act

Sister Act è un classico che tutti noi abbiamo visto almeno una volta in tv, ma personalmente ad ogni nuova visione io scopro qualcosa di nuovo e mi godo una battuta che prima non avevo colto o una scena che mi ero dimenticata. Anche se lo danno in televisione molto spesso, è bello sapere che lo si può trovare comodamente su Disney Plus, insieme al non altrettanto riuscito seguito Sister Act 2 – Più Svitata che Mai, soprattutto per chi vuole godersi in lingua originale i magnifici battibecchi tra la soubrette Deloris VanCartier (Whoopi Goldberg) e la Madre Superiora del convento (Maggie Smith). Bellissime canzoni, simpatiche suore e tante risate: cosa volere di più?

  1. Mr. Magoo

Da piccola ricordo di aver fatto moltissime risate guardando i cartoni animati di Mr. Magoo, l’omino cieco e pelato che si ostinava a non portare occhiali da vista seminando disastri intorno a sé ma uscendone sempre incolume. Questo film forse non è un capolavoro, ma è comunque un divertimento adatto a tutta la famiglia, anche ai bambini più piccoli. Leslie Nielsen sembra quasi una scelta obbligata per interpretare questo personaggio simpatico e maldestro; inoltre troviamo una giovane e carinissima Jennifer Garner che fa innamorare il nipote di Magoo, mentre nei panni dei malvagi nientemeno che Malcolm McDowell e Miguel Ferrer. Imperdibile la scena in cui Mr. Magoo cambia inavvertitamente canale mentre sta seguendo un programma di cucina in televisione e inizia a far fare aerobica al pollo.

Sister Act

Anno: 1992

Regia: Emile Ardolino

Interpreti: Whoopi Goldberg, Maggie Smith, Harvey Keitel

Deloris Van Cartier, cantante in un casinò, assiste per caso ad un omicidio a sangue freddo commesso dal suo uomo, Vince, boss della malavita di Reno. Quando Vince ordina ai suoi scagnozzi di eliminare la scomoda testimone, Deloris si rivolge alla polizia, che le offre protezione se accetterà di testimoniare in tribunale; in attesa del processo dovrà rimanere nascosta nell’ultimo luogo in cui Vince penserebbe di cercarla: un convento.

Sister Act (ho volutamente omesso l’imbarazzante sottotitolo italiano “una svitata in abito da suora”) è a tutti gli effetti un classico della commedia musicale hollywoodiana, genere in cui il regista Emile Ardolino, che ha diretto anche Dirty Dancing, si trova decisamente a suo agio. Non è un vero musical, ma i numeri musicali (bellissimi, divertenti e ancora oggi efficaci) sono perfettamente funzionali alla trama, arricchiscono e danno brio al film. Per Whoopi Goldberg è impossibile deludere, il personaggio di Deloris le viene cucito addosso in modo perfetto. Maggie Smith, anche lei come sempre magistrale, le fornisce un contraltare eccezionale con la sua Madre Superiore rigida e seriosa. Anche se si tratta di una commedia brillante Sister Act trasmette comunque un messaggio positivo e che non è ancora passato di moda: spesso l’amicizia e la comprensione si possono trovare anche nelle persone che sembrano più diverse e incompatibili. La simpatia dei personaggi e la bravura degli attori, nessuno escluso (anche se credo che Harvey Keitel, che in originale simula un accento italiano, potesse fare meglio) fanno perdonare tutti gli stereotipi (tipici del genere e sempre funzionali alla trama, come gli scagnozzi del gangster o il poliziotto corrotto) e le forzature della trama (come la scena del Papa che assiste alla messa al Santa Caterina). Indimenticabile la scena finale con inseguimento delle suore all’interno del casinò. Ha avuto un seguito, Sister Act II, dignitoso ma non all’altezza. Dopo la visione di Sister Act assicuro che chiunque, a prescindere dall’età e dalle convinzioni religiose, si ritroverà a cantare appassionatamente I Will Follow Him.

Voto: 4 Muffin