The Twelve Lives of Alfred Hitchcock

The Twelve Lives of Alfred Hitchcock

Si potrebbe pensare che ormai sull’indiscusso Maestro del Brivido Alfred Hitchcock sia già stato mostrato, detto e scritto tutto, e che l’intervista di Francois Truffaut Il Cinema secondo Hitchcock dove sono raccolte le parole dello stesso Hitchcock intervistato da un collega cineasta, abbia segnato il punto di arrivo della saggistica sull’argomento “Hitch”.

Invece, con mia grande sorpresa e mio ancor più grande diletto, mi sono imbattuta nel saggio The Twelve Lives of Alfred Hitchcock scritto nel 2021 dall’inglese Edward White e pubblicato in Italia da Il Saggiatore.

Le Dodici Vite di Alfred Hitchcock non è una biografia, né un’intervista, né una raccolta di recensioni o di analisi delle molte opere del celebre regista.

White sceglie invece di affrontare il monumentale argomento “Hitch” attraverso 12 tematiche che, in maniera trasversale, aiutano a comprendere meglio il regista, l’uomo, il personaggio, l’artista.

  1. The Boy who couldn’t grow up

Per iniziare dall’inizio, White parla dell’infanzia di Hitchcock, degli episodi che ne hanno segnato da subito l’immaginario e il subconscio (come la celebre notte passata in cella per volere del padre dopo una marachella) e dei primi segnali di difficoltà nell’accettare se stesso e nell’inserirsi in gruppi di individui;

  1. The Murderer

Perchè l’omicidio è al centro della maggior parte dei film di Hitchcock? Il femminicidio, soprattutto, sembra essere di enorme interesse per lui fin da subito. E perché il pubblico condivide con tanto entusiasmo questo interesse?

  1. The Auteur

Hitchcock non si può categorizzare in un movimento artistico o intellettuale preciso; anzi, Hitchcock di fatto “è” un movimento artistico, tanto che il suo nome è diventato un aggettivo usatissimo dalla critica cinematografica: “hitchcockiano”.

  1. The Womanizer

La cosa più complessa e controversa della vita privata e artistica di Hitchcock è senza dubbio il suo rapporto con le donne. Legatissimo e quasi dipendente dalla moglie da un lato, soggetto a infatuazioni per le sue attrici dall’altro, uccisore di donne sullo schermo.

  1. The Fat Man

Fin dall’infanzia e per tutta la vita Hitchcock vive un rapporto ambivalente con il suo corpo: se da una parte non si accetta e si sottopone a continue diete dimagranti, dall’altra usa la sua fisicità per esibirsi come comico per parenti e amici e per costruire il suo stesso personaggio, la cui silhouette rotonda è riconoscibilissima da chiunque ancora oggi.

  1. The Dandy

Come nei suoi film l’aspetto di oggetti, luoghi e personaggi è fondamentale, così nella vita la cura di se stesso riflette la sua dedizione al lavoro e la sua volontà di apparire autoritario e dimesso al tempo stesso.

  1. The Family Man

Nella vita di Hitchcock ci sono numerosissime donne, ma due di queste si trovano a un livello superiore rispetto a tutte le altre: la moglie, amica, collega e compagna di una vita Alma e la figlia Pat.

  1. The Voyeur

Che cos’è il cinema se non un atto di voyerismo? Lo spettatore non è forse un “guardone” che spia di nascosto le vite dei personaggi? E se in un film è il protagonista stesso a essere un guardone, parliamo dunque di cinema al quadrato?

  1. The Entertainer

Tanto serio, posato e silenzioso era Hitchcock sul set, quanto era l’anima della festa in privato: amava esibirsi per amici e parenti in gag, scenette e numeri di ogni genere. Se al cinema il suo istrionismo si limita ai suoi celebri camei, in tv Hitchcock si è offerto molto generosamente agli spettatori come intrattenitore talentuoso.

  1. The Pioneer

Non solo dal punto di vista della tecnica di regia, studiata ancora oggi nelle scuole di cinema e presa ad esempio dai cineasti contemporanei, ma anche nel campo del marketing e della pubblicità Hitchcock ha anticipato di molti decenni le campagne social che promuovono i film di oggi.

  1. The Londoner

Hitchcock ha trovato il grande successo (anche economico) negli Stati Uniti, ma non per questo ha dimenticato la sua cara Inghilterra, anzi di fatto l’ha portata con sé oltreoceano, continuando a inserirla nei suoi film e vivendo fino alla fine come un cittadino di Sua Maestà.

  1. The Man of God

La religione è un argomento che Hitchcock non affrontava quasi mai direttamente nè sullo schermo né al di fuori di esso: a maggior ragione ci si domanda quale potesse essere il suo rapporto con la spiritualità, soprattutto verso la fine della sua vita.

Queste dodici affascinanti tematiche sono il punto di partenza per riflessioni coinvolgenti sull’uomo Hitchcock, sul regista Hitchcock, sui suoi film e sul suo pubblico. L’impianto analitico è solido e sempre sostenuto da numerosissime citazioni puntuali di amici, critici, giornalisti, attori, collaboratori e persone che, in interviste, appunti, diari o biografie offrono il proprio giudizio (e spesso si tratta di giudizi contrastanti da diverse fonti) su Hitchcock, nel bene e, a volte, nel male.

Consiglio The Twelve Lives of Alfred Hitchcock a tutti coloro che abbiano visto e amato anche solo un film del Maestro del Brivido, ma anche a chi li ha visti tutti e ha già letto tutto sull’argomento, perchè, per fortuna, su Hitchcock non si finisce mai di imparare!

11 pensieri riguardo “The Twelve Lives of Alfred Hitchcock

    1. Sì te lo consiglio vivamente, ha un apparato critico ponderoso che dimostra come sia frutto di grande ricerca e documentazione, ed è ricco di bellissime foto diverse dalle solite che si vedono sempre. L’ho letto in inglese ma poi ho scoperto esistere la traduzione italiana, anche se, essendo così ricco di citazioni puntuali, non so come possa essere la resa in traduzione.

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      1. Se ti piace Hitchcock di sicuro adorerai il libro, ci sono un sacco di aneddoti, interviste a chi lo conosceva bene o ha collaborato con lui, articoli di giornale e recensioni dell’uscita dei film… e tantissime splendide fotografie anche.

        Piace a 1 persona

    1. Sono sicura che il libro ti piacerà. La scelta di lavorare per temi lo rende allo stesso tempo biografia, saggio e critica cinematografica senza mai essere noioso o pesante. Una chicca per gli appassionati, senza dubbio.

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