Liebster Award – Parte Seconda

Un’altra grandissima soddisfazione per Cine-muffin! Kris Kelvin, autore del blog di cinema Solaris mi ha premiata con il Liebster Award! Grazie Kris, continuerò a seguirti con grande piacere come sempre!

Poiché Cine-muffin aveva già ricevuto due Liebster Award, uno da Sam Simon e uno da Cassidy, attuerò una procedura abbreviata rispondendo per prima cosa alle domande di Kris:

1) Una domanda che a nessuno viene mai in mente… come stai? 

Innanzi tutto grazie per averlo chiesto… Io sto bene, è un momento di grande incertezza per tutti, e io ho due bambini che non so se a settembre andranno a scuola o saranno (ancora) a casa con me… ma finché stanno bene loro sto bene anche io. E iniziare a tenere un blog mi ha fatto decisamente un gran bene!

2) Quanto la pandemia e la quarantena forzata hanno cambiato la tua vita?

Non molto in realtà: con le varie malattie stagionali dei bambini (e di conseguenza mie) ero già reclusa in casa dai primi di novembre, quindi nessun grosso trauma.. 

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3) Pensi che le sale cinematografiche si riprenderanno dopo il lockdown?

Molti hanno detto che questo sarà il colpo di grazia per il cinema in sala, ma io spero davvero che non sia così. Anche se negli ultimi anni sono andata molto poco al cinema è mia ferma intenzione ritornarci. Portandomi, come al solito, le mie M&M’s (quelle gialle), se no il film me lo godo solo a metà…

4) I protocolli del governo per far riaprire i cinema sono molto rigidi (poltrone sfalsate, prenotazione online, controllo della temperatura, ingresso una persona per volta, sanificazione della sala dopo ogni spettacolo…) te la sentiresti di tornare a vedere un film in sala a queste condizioni?

Anche se ora volessi tornare in sala mi sarebbe molto difficile, per via degli orari dei bambini, quindi aspetterò in ogni caso che la situazione torni alla normalità (e mi auguro che sia presto!) prima di andarci. Anche perchè non vedo l’ora di portarci i bimbi, che non ci sono ancora mai stati!

5) Qual è un film, non necessariamente un capolavoro, che non puoi fare a meno di rivedere ogni volta che passa in tv?

Dirty Dancing

6) Qual è la recensione più bella che hai scritto?

Ho iniziato a tenere il blog da poco, quindi ho ancora molto da imparare, ma fino ad ora la mia preferita, che è piaciuta abbastanza anche agli altri blogger, è quella di Tyler Rake con Chris Hemsworth.

7) Quali film avresti voluto dirigere se fossi stata una regista?

Di sicuro quelli di stampo teatrale, ambientati in un unico interno, come Arsenico e Vecchi Merletti di Capra, Carnage di Polanski o Nodo alla Gola di Hitchcock.

8) A quale film cambieresti il finale?

Il Diavolo veste Prada: nonostante la protagonista sia una presuntuosa svampita che non sa fare il suo lavoro, alla fine le va tutto alla grande. Ottiene il lavoro dei suoi sogni, riconquista il suo ragazzo (rifiutando perfino lo stupendo Simon Baker) e nel farlo perde anche una taglia! Tutto per aver stampato due copie di Harry Potter… Io l’avrei fatta finire in modo ben diverso (e sì, odio Anne Hathaway).

9) C’è un film che… ce l’hai lì da vedere da tanto tempo, ma non trovi la voglia o il coraggio?

Tanto tempo fa con un concorso di Ciak ho vinto il blu ray di I Ragazzi stanno Bene con Annette Bening e Julianne Moore: però, nonostante il gran cast e il tema importante, a me sa di essere noioso e sdolcinato…

10) Qual è il viaggio, la città o la location dove hai lasciato il cuore?

Il Museo del Cinema di Potsdamer Platz a Berlino: una meraviglia che mi sogno spesso di notte.

11) Scuola a parte, ti è mai capitato di recitare su un palcoscenico o davanti a una cinepresa, ma sempre con un pubblico?

Ho partecipato a giochi di ruolo dal vivo per molti anni: indossare costumi, parrucche, recitare e cantare davanti agli altri mi diverte moltissimo.

Spero le risposte siano di tuo gradimento Kris! Ora dovrei procedere nominando altri blog, ma poiché l’ho già fatto mi limito a rimandarvi qui per trovare i blog da me nominati!

Ci vediamo al prossimo Liebster!

Sister Act

Anno: 1992

Regia: Emile Ardolino

Interpreti: Whoopi Goldberg, Maggie Smith, Harvey Keitel

Deloris Van Cartier, cantante in un casinò, assiste per caso ad un omicidio a sangue freddo commesso dal suo uomo, Vince, boss della malavita di Reno. Quando Vince ordina ai suoi scagnozzi di eliminare la scomoda testimone, Deloris si rivolge alla polizia, che le offre protezione se accetterà di testimoniare in tribunale; in attesa del processo dovrà rimanere nascosta nell’ultimo luogo in cui Vince penserebbe di cercarla: un convento.

Sister Act (ho volutamente omesso l’imbarazzante sottotitolo italiano “una svitata in abito da suora”) è a tutti gli effetti un classico della commedia musicale hollywoodiana, genere in cui il regista Emile Ardolino, che ha diretto anche Dirty Dancing, si trova decisamente a suo agio. Non è un vero musical, ma i numeri musicali (bellissimi, divertenti e ancora oggi efficaci) sono perfettamente funzionali alla trama, arricchiscono e danno brio al film. Per Whoopi Goldberg è impossibile deludere, il personaggio di Deloris le viene cucito addosso in modo perfetto. Maggie Smith, anche lei come sempre magistrale, le fornisce un contraltare eccezionale con la sua Madre Superiore rigida e seriosa. Anche se si tratta di una commedia brillante Sister Act trasmette comunque un messaggio positivo e che non è ancora passato di moda: spesso l’amicizia e la comprensione si possono trovare anche nelle persone che sembrano più diverse e incompatibili. La simpatia dei personaggi e la bravura degli attori, nessuno escluso (anche se credo che Harvey Keitel, che in originale simula un accento italiano, potesse fare meglio) fanno perdonare tutti gli stereotipi (tipici del genere e sempre funzionali alla trama, come gli scagnozzi del gangster o il poliziotto corrotto) e le forzature della trama (come la scena del Papa che assiste alla messa al Santa Caterina). Indimenticabile la scena finale con inseguimento delle suore all’interno del casinò. Ha avuto un seguito, Sister Act II, dignitoso ma non all’altezza. Dopo la visione di Sister Act assicuro che chiunque, a prescindere dall’età e dalle convinzioni religiose, si ritroverà a cantare appassionatamente I Will Follow Him.

Voto: 4 Muffin