Downton Abbey II – Una Nuova Era

Titolo originale: Downton Abbey II – A New Era

Anno: 2020

Regia: Simon Curtis

Interpreti: Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern, Michelle Dockery, Jim Carter, Imelda Staunton, Penelope Wilton, Maggie Smith

Dove trovarlo: Prime Video

Nel primo film, girato nel 2019 sulla scia del mirabolante successo della serie Downton Abbey, la famiglia Crawley aveva ospitato nientemeno che la famiglia reale britannica. Anche in questo secondo film Downton viene invasa, questa volta da una troupe cinematografica americana. Alcuni membri della famiglia pensano bene di fuggire dalla confusione hollywoodiana rifugiandosi in Francia, nella tenuta appena ereditata da Violet (Maggie Smith) da un misterioso amico del suo passato…

Ho già avuto occasione (anzi, mi sono creata l’occasione, a dirla tutta) di parlare di quella che, tra quelle che ho visto, è senza dubbio la serie tv più bella in assoluto. Regia, sceneggiatura, dialoghi, musiche, costumi, ambientazione, attori, dialoghi: non c’è una cosa che non sia eccellente, e lo si vede già dal meraviglioso piano sequenza che apre il pilot della prima stagione. Ricostruzione storica meticolosa, personaggi completi di cui possiamo conoscere ogni sfaccettatura, col passare delle stagioni, senza mai stancarci di loro. In questa serie non servono colpi di scena o eventi sensazionali, perchè è il realismo stesso dei personaggi a farci desiderare di conoscerli e seguirli in tutto ciò che accade loro, proprio come fossero amici che con noi condividono speranze, delusioni, angosce, sogni, ma anche momenti di gioia e spensieratezza.

L’ultimo film, che chiude la saga di Downton Abbey, è in linea con la magia creata dalle sei stagioni della serie unitamente agli speciali e al film precedente. Con grande piacere ritroviamo tutti i personaggi che ci hanno donato tante emozioni negli anni, e con grande tristezza (mista però a soddisfazione) diciamo loro addio.

La parte del film ambientata in Francia offre una serie di simpaticissimi scambi tra i britannici e i francesi, ma la parte più interessante è quella che riguarda la troupe giunta da Hollywood per girare un film a Downton. Lady Mary (la sempre splendida Michelle Dockery) viene incaricata di gestire la casa e limitare i danni degli invasori statunitensi, ma naturalmente non mancheranno i rovesciamenti di preconcetti, le amicizie inattese e i sodalizi imprevisti. La situazione ricorda molto da vicino quella del celebre musical Cantando sotto la Pioggia: negli anni ‘30 il cinema viene scosso dal passaggio dal muto al sonoro, e non tutti gli artisti sono in grado di adeguarsi al cambiamento. Toccherà ancora una volta a Lady Mary salvare la situazione!

Inutile fornire altri dettagli sulla trama o spezzoni di dialoghi (anche se ormai da anni ogni singola battuta pronunciata da Lady Violet diventa istantaneamente un meme), il film va assaporato in ogni dettaglio, come la serie, con la stessa serenità e la stessa soddisfazione con cui si gusta una buona tazza di tè caldo. Magari accompagnata da un delizioso muffin.

Voto: 4 Muffin

Ricomincio da Noi

Titolo originale: Finding your Feet

Anno: 2017

Regia: Richard Loncraine

Interpreti: Imelda Staunton, Timothy Spall, Celia Imrie

Dove trovarlo: Amazon Prime

Dopo aver scoperto il marito in flagrante tradimento con la sua migliore amica, Sandra (Imelda Staunton) abbandona il fedifrago, la casa e la sua vita lussuosa per rifugiarsi dalla sorella Bif (Celia Imrie). Bif la accoglie con affetto ma presto i caratteri opposti delle sorelle porteranno all’attrito tra le due: se Sandra è composta, seria e posata, Bif al contrario è esuberante, disordinata e passionale. Per aiutare Sandra, Bif la coinvolge suo malgrado in un corso di ballo. Inizialmente Sandra sembra rifiutare ogni aspetto della vita della sorella, dalla marijuana alle sue frequentazioni, poi, poco alla volta, si lascia travolgere dalla sua energia e dal suo amore per la vita, fino a riscoprire se stessa, attraverso la danza (in cui eccelleva da bambina) e anche grazie a un sentimento inaspettato che la legherà sempre di più allo scapestrato (ma solo in apparenza) Charlie (Timothy Spall).

La storia del cinema in generale, e quella del cinema inglese in particolare, trabocca di storie in cui i personaggi, dopo una crisi esistenziale ed emotiva, ritrovano se stessi e la gioia di vivere grazie all’espressione, spesso artistica, della loro personalità più autentica. Succede ad esempio in Billy Elliot, Full Monty, Calendar Girls, tutte ottime commedie di formazione. Ricomincio da Noi appartiene allo stesso filone, sebbene sia un film dolceamaro che alterna momenti comici a momenti drammatici senza far prevalere nessuno dei due toni, anche se, forse proprio per questo suo essere ibrido, risulta meno riuscito degli altri che ho portato ad esempio. La forza del film quindi non si trova nella trama, piuttosto convenzionale, e nemmeno nei personaggi, che sono i caratteri tipici del genere, ma nel talento degli attori che, pur imbrigliati in questa struttura consolidata che non si prende alcun rischio riescono a restituire dei personaggi che, se non a tuttotondo, diventano delle figure aggettanti cui ci si affeziona e di cui si seguono con piacere le vicissitudini. Se il contrasto tra Imelda Staunton e Celia Imrie è il cuore della storia, il vero elemento d’interesse è il personaggio di Charlie, interpretato con spigliata dolcezza da Timothy Spall. Una curiosità: anche se non recitavano insieme, Imelda Staunton e Timothy Spall hanno preso entrambi parte alla saga di Harry Potter interpretando due personaggi spiacevoli, la tirannica preside Dolores Umbridge e il traditore Codaliscia. Consigliato a chi ha un debole per gli attori inglesi, per i film in cui si balla, per chi ama le storie leggere di riscatto personale, per chi vuole godersi un gruppetto di attempati ballerini inglesi che se la spassa per le strade di Roma.

Voto: 3 Muffin

Hello, Dolly!

Anno: 1969

Regia: Gene Kelly

Interpreti: Barbra Streisand, Walter Matthau, Louis Armstrong

Dove trovarlo: Disney Plus

L’elegante e disinvolta Dolly Levi (Barbra Streisand) ha deciso di non desiderare forti emozioni nella sua vita e si dedica pertanto a manovrare le vite altrui, organizzando affari e matrimoni tra i suoi innumerevoli conoscenti. Quando però Dolly decide di rimettersi in gioco in prima persona la sua scelta cade sul celibe burbero e spilorcio Horace Vandergelder (Walther Matthau), tentando con mille manovre di portarlo all’altare. Riuscirà nell’impresa?

Gene Kelly, attore protagonista ma anche co-regista del capolavoro Cantando sotto la Pioggia, porta sul grande schermo il musical Hello, Dolly! del 1964: sebbene la critica non lo apprezzi, il film vince ben tre Oscar l’anno successivo (migliore scenografia, sonoro e colonna sonora) e diventa un classico per gli amanti del musical e dell’attrice Barbra Streisand. Nel ruolo di Dolly Levi si sono avvicendate sul palcoscenico le attrici più celebri e talentuose (Ginger Rogers, Madeline Kahn, Bette Midler, Imelda Staunton e la nostra Loretta Goggi, tra le altre): il personaggio di Dolly è infatti molto affascinante, non solo per le diverse canzoni che interpreta ma anche per i molti eccentrici costumi che sfoggia e per la miscela di simpatia, arguzia e dolcezza che la contraddistingue e la fa entrare nel cuore dello spettatore. Barbra Streisand è perfettamente a suo agio tra piume e corsetti, elegante e sicura di sé mentre manovra i fili delle vite altrui ma anche quando decide di aprirsi in prima persona ai rischi e ai brividi della ricerca dell’amore. A tenerle testa troviamo, nei panni del misantropo Horace Vandergelder, il mitico Walter Matthau, che qui si cimenta anche nel canto e in alcuni (pochi) passi di danza. La trama, minimale, non è che il pretesto per le divertentissime esibizioni di questi due meravigliosi protagonisti e di una serie di simpaticissimi comprimari, fino alla magistrale scena madre nel ristorante di lusso (così chic che è possibile scegliere non solo il pesce dell’acquario che si desidera mangiare ma anche l’anatra selvatica, che il cameriere provvederà immediatamente ad abbattere con la carabina). Disney Plus, ora arricchito dal catalogo Stars, offre agli appassionati del musical la possibilità di gustare questo film rinfrescante, appagante e divertente, con due protagonisti bravissimi e tante deliziose canzoni (per chi non ama il genere alcune parti potrebbero risultare noiose ma consiglio comunque di tenere duro fino alla scena finale). Non c’è da meravigliarsi se nel capolavoro Pixar Wall-E il robottino protagonista è così affascinato da questo film, prezioso cimelio della sua collezione di paccottiglia terrestre, che per lui è unica rappresentazione visiva conosciuta dell’amore. Consiglio questo film a chi ama i musical classici, la vecchia Hollywood, i costumi sgargianti, le commedie romantiche, l’amore genuino, maldestro e canterino, le grandi dive e i grandi comici, le risate a tempo di musica.

Voto: 4 Muffin

Maleficent – Signora del Male

Titolo Originale: Maleficent – Mistress of Evil

Anno: 2019

Regia: Joachim Rønning

Cast: Angelina Jolie, Elle Fanning, Harris Dickinson, Sam Riley, Michelle Pfeiffer, Chiwetel Ejiofor, Imelda Staunton, Ed Skrein

Dove trovarlo: Disney Plus

Quando Aurora (Elle Fanning) accetta la proposta di matrimonio di Filippo (Harris Dickinson), Maleficent, in quanto madrina della futura sposa, viene invitata conoscere i genitori del principe. Saranno subito scintille tra Maleficent (Angelina Jolie) e la regina Ingrith (Michelle Pfeiffer), che ancora le rinfaccia la maledizione lanciata su Aurora. Quando Maleficent perde le staffe il padre di Filippo cade in un sonno simile alla morte; la fata, ritenuta responsabile, tenta di fuggire ma viene gravemente ferita. Verrà salvata da una creatura alata che la condurrà in un luogo sconosciuto agli umani in cui si nascondono tutti i suoi simili, alcuni dei quali invocano la guerra con gli uomini. Nel frattempo Ingrith ha campo libero per mettere in atto il suo piano malvagio.

Di sicuro non si può accusare la Disney di risparmiare sugli effetti speciali, sul trucco e i costumi o sulla scelta degli attori, che ancora una volta sono tutti famosi ma anche talentuosi. Però nonostante questo non credo che il secondo (e mi auguro ultimo) capitolo della storia di Malefica sia un film così appassionante. L’idea di raccontare in qualche modo le origini del personaggio, anche se non è certo originale, funziona anche questa volta, e anche giocare sull’odio razziale tra popoli diversi è già visto ma sempre efficace, però la storia non contiene alcun passaggio davvero originale o memorabile, e dunque il film è passabile ma noiosetto. Il faccia a faccia tra due grandi star come Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer alla fine non è che una bolla di sapone, mentre Elle Fanning, sempre dolce e graziosa, sembra spaesata dal troppo green screen (come succedeva anche a Emma Watson in La Bella e la Bestia). Inutile ripetere il solito discorso sulla pretenziosità di questa serie di live-action Disney, Mistress of Evil si allontana in tutto e per tutto dal classico d’animazione La Bella Addormentata nel Bosco, introducendo moltissimi nuovi personaggi che però alla fine non hanno molto da dire. L’unico a strappare almeno qualche risata è il Diaval, il corvo trasformato in uomo interpretato da Sam Riley, in particolar modo quando tenta di addestrare Malefica a sorridere a fare la riverenza al cospetto dei genitori di Filippo.

Voto: 2 Muffin