L’autobiografia di Stanley Tucci mi aveva lasciato, oltre all’acquolina in bocca, anche una gran curiosità riguardo la serie tv Stanley Tucci: Searching for Italy, che finalmente ora è disponibile (anche se solo la prima stagione per ora) su Disney Plus.
In cinque puntate il celebre attore americano di origini calabresi esplora altrettante regioni italiane (Toscana, Trentino, Lombardia, Abruzzo, Lazio) alla ricerca, oltre che dei paesaggi e luoghi più suggestivi, anche della cucina più tradizionale e dei piatti invece più insoliti e particolari.
Diciamo che il programma è interessante all’incirca come una puntata di Melaverde, e che se io non avessi letto nell’autobiografia di Tucci cosa significhi esattamente il cibo per lui e la sua famiglia potrei bollare la serie come “noiosetta”. Oltretutto sembra che io e Stanley abbiamo gusti estremamente diversi: di sicuro non condivido la sua passione per le interiora e le frattaglie di qualunque tipo.
La serie resta carina e con alcune curiosità interessanti sul nostro bel paese, ma se devo essere sincera a “Stanley Tucci che mangia cose” preferisco di gran lunga “James May che prova cose” o “Jeff Goldblum che guarda cose”.
Interpreti: Cynthia Erivo, Ariana Grande, Jonathan Bailey, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum
La malvagia strega dell’Ovest è morta! In tutto il regno di Oz i Mastichini e tutti i popoli festeggiano. Si rallegra anche la Strega Buona Glinda (Ariana Grande), che però ricorda anche come lei e Elphaba, la cattiva strega dell’Ovest (Cynthia Erivo) in gioventù fossero state grandi amiche, nonostante Elphaba fosse evitata e derisa da tutti per via della sua pelle completamente verde. Elphaba e Glinda si sono conosciute giovanissime all’Università di Stregoneria Shiz. Elphaba in realtà era arrivata lì solamente per accompagnare la sorella, ma la Professoressa di Stregoneria Morrible (Michelle Yeoh), riconoscendo immediatamente in lei un altissimo potenziale magico, le aveva permesso di restare per studiare la magia. Inizialmente Elphaba e Glinda si detestano: troppo noiosa, seria e solitaria la prima, troppo frivola e mondana la seconda. Col tempo però tra loro nasce un’amicizia fortissima, e quando finalmente a Elphaba viene concesso di incontrare di persona il famoso e potentissimo mago di Oz (Jeff Goldblum), che si dice sia in grado di esaudire ogni desiderio del cuore, l’amica l’accompagna. Ma il Mago non è affatto come le ragazze se lo aspettavano…
Ho avuto l’incredibile fortuna di vedere Wicked in lingua originale al cinema ed è un’esperienza che consiglio di cuore. Avverto però che chi non è un grande appassionato di musical potrebbe essere recalcitrante ad entrare in sala dopo aver sbirciato la durata del film: 160 minuti. Se poi dovesse trovare comunque la voglia di sedersi in poltrona, potrebbe volersi alzare immediatamente dopo la schermata del titolo che recita: Wicked – Parte 1.
Il film di Jon M. Chu infatti è la trasposizione della prima metà dell’omonimo spettacolo di Broadway, che a sua volta è stato tratto da un romanzo, Strega – Cronache del Regno di Oz in Rivolta (Wicked – The Life and Times of the Wicked Witch of the West), scritto nel 1995 da Gregory Maguire basandosi sui personaggi e l’ambientazione del classico Il Meraviglioso Mago di Oz (The Wonderful Wizard of Oz), scritto da L. Frank Baum nel 1900. Tutti questi nomi e titoli possono far girare un po’ la testa, ma è giusto contestualizzare questo film che ha ricevuto ben 10 nomination agli Oscar 2025, compresa quella come miglior film. Ecco, non mi spingo certo a dire che Wicked è il film migliore dell’anno, ma come amante dei musical l’ho apprezzato moltissimo e sono stata piacevolmente sorpresa dal talento recitativo e canoro di tutti gli interpreti, dalle due meravigliose protagoniste (entrambe nominate, Cynthia Erivo come attrice protagonista e Ariana Grande come attrice non protagonista) fino ai ruoli secondari. Ad esempio, a dare la voce al Professor Dillamond nella versione originale è Peter Dinklage. Mentre gli appassionati della serie Glee e dei musical in generale non faticheranno a riconoscere, sul palcoscenico della Città di Smeraldo, Kristin Chenoweth e Idina Menzel (la doppiatrice originale della principessa Elsa di Frozen). Aggiungo poi che il principe affascinante e ribelle Fiyero ha il volto di Jonathan Bailey, protagonista della seconda stagione di Bridgerton: mi si perdonerà se con tutti i vestiti addosso non lo avevo riconosciuto, ma anche lui offre un’ottima prova. Michelle Yeoh è bellissima e terribile nei panni di Madame Morrible. E, naturalmente, Jeff Goldblum è il miglior Mago di Oz che potessimo sperare di vedere (e ascoltare). Una vera e propria parata di stelle, ma tra tutti spicca la splendida Ariana Grande: bellissima, dolce, divertente, e con una voce sensazionale, lascia davvero senza fiato. Il suo personaggio ricorda molto la Elle interpretata da Reese Witherspoon in La Rivincita delle Bionde, sempre solare e vestita di rosa, desiderosa di farsi benvolere da tutti, frivola e svenevole in apparenza ma tosta e determinata. Devo ammettere che la parte ambientata alla Shiz, tra cotte adolescenziali, sfide di popolarità e ribellione giovanile scorre piuttosto lenta, riportando alla mente tanti altri musical ambientati nell’universo giovanile (Grease, High School Musical, Hairspray), ma l’attenzione ritorna desta nella seconda parte. Non tutte le canzoni sono ugualmente memorabili, ma tutte si ascoltano con piacere, mentre tutto ciò che colpisce l’occhio (scenografie, costumi, trucco, coreografie) è coloratissimo e scanzonato, proprio come nel famosissimo musical Il Mago di Oz con Judy Garland, che viene preso a modello e ripetutamente omaggiato (di fatto gli eventi narrati in Wicked sono un prequel di quelli del film del 1939). Il finale, sulle note della meravigliosa canzone Gravity, mette davvero i brividi. Non vedo l’ora di potermi immergere di nuovo in questo mondo rutilante e affascinante per altri 160 minuti.
Quando qualcuno dice “Disney” noi tutti pensiamo subito ai classici cartoni animati della nostra infanzia: pensiamo a Topolino, alle principesse, agli animaletti canterini e, in tempi più recenti, anche ai cavalieri Jedi e ai supereroi dei fumetti. E naturalmente su Disney Plus si possono trovare tutte queste cose, ma c’è anche molto di più, e se ci si prende un po’ di tempo per spulciare bene nel catalogo è possibile trovare moltissime cose interessanti, alcune non prettamente per bambini (infatti non sono accessibili agli account dei minorenni, provare per credere), tutte interessanti e divertenti, per fare un tuffo nei ricordi d’infanzia sopiti o per scoprire qualcosa di nuovo. Per ora ho deciso di sceglierne sette, giusto come assaggio, ma ce ne sono molte ma molte di più!
Destino
Tutti noi sappiamo cosa succede quando Salvador Dalì incontra Hitchcock (il capolavoro con Ingrid Bergman e Gregory Peck Io Ti Salverò, in originale Spellbound), ma cosa accade invece quando Salvador Dalì incontra Walt Disney? Risposta: Destino! Questo cortometraggio animato di sei minuti nasce proprio da questa incredibile collaborazione nel 1945, ma la lavorazione venne interrotta a causa delle difficoltà economiche che lo studio stava attraversando. Venne però portato a termine nel 2003 sotto la supervisione di Roy Disney, nipote di Walt. Destino racconta la storia d’amore tra una donna bellissima e Chronos, la divinità del Tempo, utilizzando l’iconografia e le suggestioni visive tipiche di Salvador Dalì. Imperdibile.
Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo
Di sicuro non sono l’unica che da piccola ha passato molte e molte ore con il videogiocoPrince of Persia su floppy disk, tentando di salvare la bella principessa dal malvagio visir con appena sessanta minuti di tempo a disposizione. Personalmente, per quanto ci abbia provato, non sono mai riuscita ad andare oltre il settimo livello, e non sono mai riuscita a salvare la bella principessa. Per fortuna però nel 2010 è arrivato il muscoloso Jake Gyllenhaal a dare un volto al principe del videogioco e salvare non solo la splendida principessa (Gemma Arterton) ma il mondo intero, messo in pericolo dal piano del malvagio zio (Ben Kingsley) per dominare il mondo grazie alle magiche sabbie che permettono di manipolare il flusso del tempo. Non sempre i film di questo genere sono belli quanto i videogiochi da cui sono tratti (la delusione per il cartone basato su Ni No Kuni è ancora cocente) ma in questo caso invece troviamo un film avventuroso, divertente e ben fatto. Consigliato, non solo per i fan di vecchia data.
Il Mondo secondo Jeff Goldblum
La prima puntata di questa serie (che parlava del gelato) è stata, del tutto inaspettatamente, la prima cosa in assoluto che ho visto su Disney Plus. Ora la serie si è conclusa e l’ho seguita per intero trovando piacevole e divertente la visione di ciascun episodio, anche se naturalmente non tutti gli argomenti mi hanno coinvolto nello stesso modo. La puntata che mi ha più emozionato è stata la numero 6, quella sul gaming, in cui Jeff Goldblum ha preso parte ad un evento LARP (gioco di ruolo dal vivo) simile a quelli cui io stessa ho partecipato per molti anni. Non si sa ancora se ci sarà una seconda stagione di Il Mondo secondo Jeff Goldblum, ma se ci sarà la seguirò di certo, perchè la voce suadente e il gesticolare lento di Jeff ormai mi hanno conquistata.
Punto di Non Ritorno
Il titolo originale di questo documentario di Fisher Stevens, Before the Flood, deriva dal trittico del pittore olandese Hieronymus Bosch Il Giardino delle Delizie, in cui il regista ravvisa la storia del pianeta Terra a partire dalla comparsa dell’uomo: un giardino lussureggiante all’inizio, come mostra la prima tavola; un luogo caotico, maltrattato e sovraffollato, come mostra il secondo pannello (ovvero la condizione in cui ci troviamo adesso) ed infine il luogo infernale che il nostro pianeta diventerà (o meglio sta già diventando) se l’uomo non riuscirà a intervenire in modo massiccio sulle emissioni inquinanti e sullo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. A raccontarci questa visione lucida e per nulla rassicurante è Leonardo DiCaprio, che oltre ad essere l’attore che noi tutti conosciamo e amiamo è anche un attivista ambientale e dal 2014 messaggero di pace delle Nazioni Unite. Dopo aver ricevuto questa prestigiosa carica, DiCaprio ha viaggiato il mondo e incontrato personalità del mondo politico, industriale e scientifico (Bill Clinton, Barack Obama, Elon Musk e molti altri) per meglio rendersi conto della situazione ambientale in cui versa il nostro pianeta. Difficile non sentirsi turbati dalla visione di questo documentario, ma vedendo quanto negazionismo esista ancora nella politica e nei media statunitensi si capisce quanto si tratti di un lavoro disturbante e da non affrontare a cuor leggero ma necessario.
Missione Tata
Quando penso a Vin Diesel (e lo faccio) di certo non mi viene in mente la Disney, ma piuttosto auto da corsa tamarre cariche di NOS e combattimenti a mani nude con spietate creature aliene. Invece su Disney Plus troviamo anche lui, protagonista del film per famiglie Missione Tata (in originale The Pacifier) in cui interpreta un tenente dei Navy Seal il cui nuovo incarico consiste nel prendersi cura dei cinque turbolenti figli di uno scienziato. Niente che non abbiamo già visto inUn Poliziotto alle Elementarie altre pellicole del genere, ma per i fan di Vin Diesel Missione Tata è sicuramente un film divertente e simpatico quanto basta.
Sister Act
Sister Actè un classico che tutti noi abbiamo visto almeno una volta in tv, ma personalmente ad ogni nuova visione io scopro qualcosa di nuovo e mi godo una battuta che prima non avevo colto o una scena che mi ero dimenticata. Anche se lo danno in televisione molto spesso, è bello sapere che lo si può trovare comodamente su Disney Plus, insieme al non altrettanto riuscito seguito Sister Act 2 – Più Svitata che Mai, soprattutto per chi vuole godersi in lingua originale i magnifici battibecchi tra la soubrette Deloris VanCartier (Whoopi Goldberg) e la Madre Superiora del convento (Maggie Smith). Bellissime canzoni, simpatiche suore e tante risate: cosa volere di più?
Mr. Magoo
Da piccola ricordo di aver fatto moltissime risate guardando i cartoni animati di Mr. Magoo, l’omino cieco e pelato che si ostinava a non portare occhiali da vista seminando disastri intorno a sé ma uscendone sempre incolume. Questo film forse non è un capolavoro, ma è comunque un divertimento adatto a tutta la famiglia, anche ai bambini più piccoli. Leslie Nielsen sembra quasi una scelta obbligata per interpretare questo personaggio simpatico e maldestro; inoltre troviamo una giovane e carinissima Jennifer Garner che fa innamorare il nipote di Magoo, mentre nei panni dei malvagi nientemeno che Malcolm McDowell e Miguel Ferrer. Imperdibile la scena in cui Mr. Magoo cambia inavvertitamente canale mentre sta seguendo un programma di cucina in televisione e inizia a far fare aerobica al pollo.
Quando sono entrata per la prima volta in Disney Plus mi sono sentita a casa tra principesse, supereroi e animali parlanti. Solo una figura mi sembrava fuori posto: Jeff Goldblum. Cosa ha a che fare l’attore protagonista di classici come La Mosca e Jurassic Park con Topolino? Forse la Disney ha comprato anche Steven Spielberg? Non ancora, ma acquisendo la Fox ha comprato anche il canale National Geographic, blasonato produttore di documentari. Disney Plus mette in primo piano la docuserie, che per ora conta un’unica puntata,Il Mondo secondo Jeff Goldblum, in cui l’attore si immerge nella sconosciuta realtà delle scarpe da ginnastica, dei suoi estimatori, collezionisti e creatori, per poi farsi realizzare, con la nuova acquisita consapevolezza, un paio di scarpe personalizzate (nere ma con interno zebrato, un segreto che solo chi ha visto questo programma conosce). Non avrei mai detto che questa sarebbe stata la mia prima visione su Disney Plus, eppure è andata così. Per mezz’ora ho guardato Jeff Goldblum che guardava delle scarpe. E il bello è che mi sono anche divertita, e non vedo l’ora di guardare Jeff che guarda altre cose.