Qualcuno salvi il Natale 2

Titolo originale: The Christmas Chronicles: Part Two

Anno: 2020

Regia: Chris Columbus

Interpreti: Kurt Russell, Goldie Hawn, Darby Camp, Julian Dennison, Jahzir Bruno, Judah Lewis, Kimberly Williams-Paisley, Tyrese Gibson

Dove trovarlo: Netflix

Belsnickel era l’elfo prediletto da Babbo e Mamma Natale finché non divenne geloso e dispettoso: le sue cattive azioni lo portarono ad essere punito con l’esilio dal magico paese del Natale. Trasformato in un essere umano e privato di tutti i poteri elfici, Belsnickel si rifugia al Polo Sud dove progetta a lungo la sua vendetta. Per poter tornare nel paese del Natale, protetto da una barriera magica che solo Babbo Natale può attraversare, decide di usare l’astuzia e di sfruttare i guai di Kate, ormai cresciuta e alle prese con le difficoltà emotive nell’accettare il nuovo compagno della madre.

Dopo il grande successo del primo capitolo, a dirigere la nuova avventura del Babbo Natale più cool del momento, sempre interpretato dall’eccezionale Kurt Russell, arriva il veterano Chris Columbus, già produttore di Qualcuno salvi il Natale e naturalmente autore di commedie per famiglie di grande successo come Mamma, ho perso l’Aereo e Mrs. Doubtfire, entrambi disponibili su Disney Plus per un ripasso a tema. Risultato? Il film risulta più mieloso del precedente, concedendo ancora più spazio ai buoni sentimenti, alla redenzione e all’inossidabile spirito del Natale, ma siamo comunque entro i limiti concessi ai film di questo genere. La trama non è l’elemento preponderante, anzi meglio non soffermarsi a pensare all’ovvietà del parallelismo tra l’elfo reietto e la ragazzina che scappa via dalla famiglia perché il nuovo compagno della madre non potrà mai prendere il posto del suo vero padre. Ma se si tralasciano questi elementi meno forti si possono trovare moltissimi motivi per vedere questo film e goderselo fino in fondo. Kurt Russell non delude le aspettative, anche se purtroppo in questo film la sua canzone è stata tradotta e doppiata in italiano con un pessimo risultato. Ha invece un ruolo principale Goldie Hawn, compagna di Russell anche nella vita, nei panni di Mrs. Claus, che nel primo film faceva appena un cameo mentre qui è una splendida coprotagonista e distribuisce abbracci e biscotti glassati esplosivi alla bisogna. Per il resto torna la protagonista Darby Camp del primo film, che in questa nuova avventura non è affiancata dal fratello ma dal futuro fratellastro, il simpatico Jahzir Bruno. Il cattivo della storia, l’elfo rinnegato Belsnickel (Julian Dennison), è piuttosto insignificante, anche perché si capisce immediatamente che non è affatto cattivo e nel finale si redimerà e tornerà nei ranghi degli elfi obbedienti. La CGI è usata con abbondanza ma anche con sapienza per realizzare gli elfi, il paese del Natale e molti dei curiosi congegni di Belsnickel, che con le sue abilità ingegneristiche ha sopperito alla perdita della magia. Facendo un confronto, il primo film era più originale, divertente ed equilibrato, mentre questo gioca al rialzo su cast, zucchero ed effetti speciali diventando a tratti stucchevole (la canzone finale è decisamente troppo lunga per esempio), ma in conclusione è anche questo un film perfetto per le feste, godibile per adulti e bambini. Resta inspiegabile come sia possibile per una ragazzina non desiderare Tyrese Gibson, simpaticissimo e affascinante protagonista di classici del genere action come Death Race e Fast & Furious (tutti dal secondo in poi ad eccezione del terzo), come patrigno.

Voto: 3 Muffin

Bombshell

Anno: 2019

Regia: Jay Roach

Cast: Charlize Theron, Nicole Kidman, Margot Robbie, John Lithgow, Allison Janney,  Malcolm McDowell

Dove trovarlo: Amazon Prime

La vera storia dello scandalo che nel 2016 travolse Fox News costringendo il CEO Roger Ailes, accusato di molestie sessuali da molte dipendenti del network, alle dimissioni.

Nonostante il film, fortemente voluto da Charlize Theron (anche produttrice), racconti una storia che già di per sé desta curiosità e interesse, non riesce mai ad appassionare fino in fondo, anche per le sue oscillazioni tra dramma e documentario (con tanto di personaggi che si rivolgono direttamente allo spettatore e sottotitoli che riportano nomi e date). Perfino le due divine Charlize Theron e Nicole Kidman appaiono sottotono, un po’ troppo rigide e algide, al contrario di Margot Robbie, il cui personaggio (che è anche l’unico fittizio del film) trasmette invece qualche vera emozione, veicolando così meglio il messaggio, che è senza dubbio importante e necessario. È presente invece un fitto sottobosco di personaggi minori (tutti basati su persone reali) impersonati da volti noti delle serie televisive: molti di questi secondo me non erano necessari per lo svolgimento della trama, mentre altri mi sarebbe piaciuto vederli approfonditi di più (per esempio la segretaria personale di Roger Ailes, interpretata da Holland Taylor). Roger Ailes, interpretato molto bene da John Lithgow, viene ritratto in stile documentaristico, attraverso le sue azioni e parole (che sono state realmente documentate) ma non riesce mai a bucare lo schermo, messo in ombra da un Rupert Murdoch (Malcolm McDowell) che, con un’apparizione fugacissima, gli ruba completamente la scena.

Voto: 2 Muffin