Only Murders in the Building – Stagione 4

Nella puntata conclusiva delle terza stagione avevamo visto Saz Pataki (Jane Lynch) venire uccisa da un colpo di fucile (Steve Martin). La quarta stagione si apre quindi con la preoccupazione di Charles per l’amica scomparsa, ma soprattutto con l’invito per lui e i suoi due colleghi di podcast Oliver (Martin Short) e Mabel (Selena Gomez) a recarsi ad Hollywood, dove la Paramount ha intenzione di girare un film tratto proprio dal loro podcast Only Murders in the Building.
Arrivati alla quarta stagione (che Disney Plus aveva tentato di farmi vedere un episodio alla settimana alcuni mesi orsono)  non si può negare che la formula indagine + star + siparietti comici nostalgici inizi a non funzionare più così bene. Il delitto da risolvere continua a rimanere tutto sommato marginale rispetto alle vicissitudini dei protagonisti, sempre più surreali e sconclusionate. La parata di stelle a ricoprire ruoli grandi e piccoli (Meryl Streep, Paul Rudd, Eugene Levy, Zach Galifianakis, Eva Longoria, Melissa McCarthy) non aiuta a recuperare la verve delle prime stagioni e la serie procede in modo faticoso e farraginoso per i dieci episodi. Personalmente, l’unico volto famoso che ho visto davvero volentieri, anche se per pochi minuti, è stato quello di Ron Howard. Tutte le altre celebrità interpretano ruoli sopra le righe, parodistici e sconclusionati, che non aiutano una storia già di per sé poco chiara, raccontata a forza di flashback nel tentativo di tappare i buchi, che però fallisce, così come anche la velleità di trovare un filo conduttore a partire dalla primissima stagione. Non si ride, non ci si emoziona, non ci si incuriosisce in questa sarabanda di scene surreali, slapstick e ingiustificate che ha chiaramente deragliato dai binari. Anche i riferimenti al teatro che tanto amavo sono quasi del tutto scomparsi. Restano molte citazioni cinematografiche (imprescindibili visto che la stagione è ambientata nel mondo del cinema) didascaliche e fini e sé stesse. Sono arrivata alla fine con grande fatica e rimasta quasi dispiaciuta per il finale di questa quarta stagione che ne annuncia inequivocabilmente anche una quinta in arrivo: non era meglio finirla qui? Anzi, meglio ancora, una stagione fa?

Eva Longoria / Selena Gomez; Eugene Levy / Steve Martin; Martin Short / Zach Galifianakis

I Tre Amigos

Titolo originale: The Three Amigos

Anno: 1986

Regia: John Landis

Interpreti: Steve Martin, Martin Short, Chevy Chase, Patrice Martinez, Alfonso Arau, Randy Newman (come voce del Cespuglio Cantante)

Dove trovarlo: Prime Video

Lucky Day (Steve Martin), Ned Nederlander (Martin Short) e Dusty Bottoms (Chevy Chase) sono star di grande successo grazie a una lunga serie di musical western in cui interpretano i Tre Amigos, cowboys canterini e ballerini vestiti da mariachi che non falliscono mai nel difendere i deboli e far trionfare la giustizia. Un giorno i Tre Amigos ricevono un misterioso telegramma che li invita nel paesino di Santo Poco, in Messico, per un’esibizione che sarà generosamente ricompensata. Ma presto scopriranno che questa volta il cattivo è un vero cattivo, il famigerato El Guapo (Alfonso Arau), che da anni con la sua banda di malfattori mette in ginocchio il paese con le sue prepotenze: basteranno balletti, canzoncine e mossette per far trionfare la giustizia?

La cosa più divertente della serie tv Only Murders in the Building sono senza dubbio i duetti comici tra Steve Martin e Martin Short. Quindi, non appena ho scoperto che i due attori avevano recitato insieme, nel lontano 1986, in un film dal titolo I Tre Amigos (e che il terzo era niente meno che il celebre comico americano Chevy Chase) non ho proprio potuto resistere. Soprattutto una volta visto che il regista altri non era che John Landis, autore di film che a casa mia sono di culto assoluto come I Blues Brothers e Il Principe Cerca Moglie.

Non che questo film sia all’altezza di quei capolavori della commedia americana, però devo dire che in questo simpaticissimo film per famiglie ho trovato molto più di quanto mi aspettassi. Innanzitutto i tre protagonisti sono meravigliosi: cantano, ballano e fanno la parte degli ingenui in un modo davvero accattivante e divertente. Steve Martin, co-autore anche della sceneggiatura, si esibisce perfino in numeri con il lazo, imparati quando, giovanissimo, lavorava in un negozio di magia a Disneyland. Nella parte della Damigella in Difficoltà troviamo invece la bellissima Patrice Martinez: un volto molto familiare, visto che ha interpretato Victoria, l’amata di Don Diego de la Vega, nella serie tv Zorro degli anni ‘90. Tutti i numeri musicali sono eccezionali, ed certo che alcune delle canzoni restano in testa per molti giorni dopo la visione per quanto sono simpatiche e orecchiabili. Non a caso la colonna sonora è firmata Randy Newman, autore anche delle musiche di classici Disney come Toy Story, Monsters and Co. e Cars; Randy, qui anche sceneggiatore, ha perfino un piccolo ruolo, quello del Cespuglio Cantante. Eh sì, perchè in questo film ci sono anche un Cespuglio Cantante e un Uomo Invisibile, su cui non dirò nulla di più perchè è una scena che fa sbellicare, così come molte altre nel corso del film.

Non posso fare altro che consigliare la visione del film a tutti, grandi e piccini, amanti o meno del musical e del western: questo sì che è un film per tutti!

Voto: 3 Muffin

Only Murders in the Building

Anno: 2023 – 2024

Interpreti: Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Paul Rudd, Meryl Streep, Jane Lynch

Dove trovarlo: Disney Plus

Oliver (Martin Short) ha finalmente l’occasione di dirigere di nuovo un musical a Broadway. La sera della prima, però, il suo attore protagonista, la star della tv Ben Glenroy (Paul Rudd) viene avvelenato. E poi gettato nella tromba dell’ascensore. Ai nostri beniamini non resta che preparare i microfoni per una nuova stagione del loro amatissimo podcast: Only Murders in the Building.

La formula non cambia di una virgola in questa terza stagione: il caso da risolvere passa decisamente in secondo piano rispetto ai siparietti e ai dialoghi tra i tre attori protagonisti.

Tante citazioni, canzoni, battute e, come sempre, partecipazioni di star di primissimo livello. In particolare in questa terza stagione si uniscono al cast Meryl Streep, nei panni dell’attrice Loretta, e Paul “Ant-man” Rudd, che come anticipato alla fine della seconda stagione, viene assassinato nel primo episodio. Non mancano poi, come da consolidata tradizione, le mitiche guest star che appaiono in ruoli minori e camei. Non nascondo che la scena in cui Martin Short fa una videochiamata a Mel Brooks (!) per chiedergli consigli su come lavorare con Matthew Broderick (!) mi ha mandato in visibilio. Questa è la serie perfetta per chi, come me, è appassionato di musical (“Holy Mother of Sondheim!”); consiglio di vederla, se possibile, in lingua originale, per non perdersi una parola (o una nota) delle performance di questi grandi professionisti.

Non voglio rivelare niente, ma nel finale di stagione avremo un assaggio di quello che accadrà nella quarta stagione, che è già stata confermata e che speriamo di vedere prestissimo!

Only Murders in the Building

Titolo originale: Only Murders in the Building

Anno: 2021 (stagione 1) – 2022 (stagione 2) – stagione 3 annunciata

Interpreti: Steve Martin, Martin Short, Selena Gomez, Nathan Lane, Tina Fey, Jane Lynch, Cara Delevingne

Dove trovarlo: Disney Plus

L’Arconia è un grande palazzo storico di New York, composto di moltissimi appartamenti i cui inquilini, per lo più, vivono esistenze del tutto separate, limitandosi a saluti più o meno cordiali nell’ascensore e nell’androne. Così è per Charles (Steve Martin), protagonista di una vecchia serie tv poliziesca, Oliver (Martin Short) produttore teatrale ora in bancarotta, e Mabel (Selena Gomez), artista dal passato misterioso. Quando però Tim Kono, uno dei residenti dell’Arconia, viene trovato morto nel suo appartamento, Charles Oliver e Mabel decidono di unirsi in una doppia missione: trovare l’assassino di Tim Kono e realizzare, sulla base delle loro indagini, un podcast di successo…

Questa è la trama della prima stagione; nella seconda il nostro trio di investigatori/podcasters improvvisati si trova invece invischiato in un altro omicidio avvenuto nell’Arconia, di cui viene accusata Mabel, e a gestire da un lato i fan esaltati del loro Only Murders in the Building e dall’altra una conduttrice esperta e agguerrita che fa loro concorrenza con un’altro real crime podcast, Cinda Canning (Tina Fey).

I gialli da risolvere sono coinvolgenti e piacevoli da seguire, ma il vero punto forte di Only Murders in the Building sono i siparietti, i dialoghi e le gag irresistibili portati avanti dai tre protagonisti, che sono anche produttori esecutivi della serie (in particolare dai veterani Steve Martin e Martin Short, mentre Selena Gomez, anche se non brilla per verve ed espressività nella prima stagione, migliora sensibilmente nella seconda). Oltre alle loro esilaranti interazioni e ai gustosissimi riferimenti a successi del cinema e del teatro (“…come quella volta che abbiamo messo in scena The Elephant Man con un vero elefante!”), la serie è impreziosita dalla partecipazione di grandi star del cinema, della tv e della musica (Nathan Lane, Jane Lynch, Sting, Amy Schumer, Shirley MacLaine, per citarne alcuni). Anche se Disney Plus lo consente, consiglio di non saltare la visione della sigla, molto ben fatta, che spesso si modifica in base agli eventi narrati nell’episodio. Consiglio vivamente la visione della serie, possibilmente in lingua originale per godersi appieno le interpretazioni, le battute e le molte citazioni, a tutti gli amanti del giallo ma soprattutto di Broadway e del musical (la lezione di Martin Short su come utilizzare la canzone di Chorus Line per alleviare i dolori da colichette dei neonati è imperdibile). Nel finale della seconda stagione viene introdotto (insieme a una nuova star che non rivelo) il mistero che sarà al centro della terza, già annunciata, stagione, per la gioia di chi come me non era ancora pronto a rinunciare al divertimento, al mistero e al relax offerto da Only Murders in the Building.

Voto: 4 Muffin