Chi Segna Vince

Titolo originale: Next Goal Wins

Anno: 2024

Regia: Taika Waititi

Interpreti: Michael Fassbender, Will Arnett, Elizabeth Moss, Oscar Kightley, Taika Waititi

Dove trovarlo: Disney Plus

Thomas Rongen (Michael Fassbender) è un allenatore di calcio europeo ad alti livelli, ma sta attraversando una fase nera della sua vita e della sua carriera. Ecco perchè, per non rimanere senza lavoro, non ha altra scelta se non quella di accettare di allenare la squadra di calcio delle isole Samoa americane, reduce da una catastrofica sconfitta per 31 gol a zero. Inutile dirlo, in questo ambiente così diverso e in mezzo a personaggi così bizzarri, Thomas ritroverà la vera gioia di vivere, e soprattutto di giocare a calcio.

Il nostro sport nazionale, il calcio, paradossalmente si è sempre rivelato difficilissimo da trasporre su pellicola. Anche quando sono gli italiani stessi a provarci, non necessariamente il risultato è cinematograficamente valido. Tra quelli che ho visto io, il film sul gioco del calcio più riuscito resta senza ombra di dubbio Fuga per la Vittoria del 1981, ma ci sono voluti un maestro della settima arte (John Huston), due grandi star (Sylvester Stallone e Michael Caine) e un autentico fuoriclasse del calcio (Pelé) per portare a casa il risultato.

Questa piccola premessa per dire che fin dal principio ho ritenuto che Chi Segna Vince fosse una sfida complessa per il regista Taika Waititi; ma ritenevo anche che il regista del capolavoro Jojo Rabbit avesse tutto ciò che serve per vincerla, o quanto meno pareggiarla.

E infatti così è stato.

Chi Segna Vince è un classico film sportivo, in cui un atleta o un allenatore ritrova il senso della vita nella passione sportiva e nel gioco di squadra: su questo fronte nulla di nuovo quindi, così come non lascia stupiti la buona prova attoriale di Fassbender. La strategia vincente di Waititi è di raccontare la storia con molta ironia, mettendosi anche nei panni di uno stregone/narratore che ci introduce alla vicenda di questo brutto anatroccolo, la nazionale di calcio samoana americana, che dopo il peggior risultato di sempre (la sconfitta 31-0 contro l’Australia) riesce a rimettersi in gioco e a vincere, nel 2011, per 2-1 contro la nazionale di Tonga. Sembrerà che io stia anticipando il finale del film, ma in realtà non è così, perchè si tratta di una storia vera (nei titoli di coda possiamo vedere anche immagini dei veri protagonisti della vicenda), anche se sembra una favola.

Ho trovato irresistibili alcune scene, come l’arrivo di Rongen all’aeroporto o la cena a casa del presidente della squadra, Tavita (un divertentissimo Oscar Kightley).

Un altro punto di forza, oltre al personaggio di Tavita, è costituito proprio dalla squadra, in cui emergono molti caratteri diversi, che pure riescono ad amalgamarsi in un’unità vincente. Un esempio su tutti è il personaggio di Jaiyah (Kaimana), il primo giocatore di calcio transgender a partecipare alle qualificazioni per i mondiali.

La ciliegina sulla torta, a mio parere, è la modalità scelta da Waititi per narrare il secondo tempo della partita decisiva: non in presa diretta come in genere si fa, ma come racconto fatto a posteriori da un giocatore a un personaggio che, a causa di un malore, non aveva assistiti in diretta al finale del match. Ottima trovata per rendere il gioco comprensibile e avvincente, cioè: cinematografico.

Chi Segna Vince non entrerà di certo nella storia del cinema, ma è un film sullo sport e sui valori ad esso connessi da guardare volentieri, pronti per qualche risata a una lacrimuccia, che ci racconta con garbo una storia vera che sembra una favola.

Voto: 3 Muffin

10 pensieri riguardo “Chi Segna Vince

  1. Anch’io l’ho trovata una visione simpatica, con il giusto “cuore” e una bella storia da raccontare. Però ho dovuto tenere a bada la mia naturale antipatia per Fassbender, cresciuta con gli anni e alimentata dalla sempre maggior anonimità con cui interpreta lo stesso personaggio di film in film, cioè Fassbender che fa cose 😀 Interpretato da un attore vero per me sarebbe stato un film decisamente migliore 😛

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    1. Sono d’accordo, Fassbender, che pure ha talento, si è un po’ cristallizzato in se stesso negli anni; ma la sua prova da “datemi l’assegno che vado” non ha secondo me inficiato la buona riuscita del film, che è divertente al punto giusto.

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  2. Devo recuperarlo e mi fa piacere che il film di Waiti sia divertente e molto ironico. Lo apprezzo come regista, specialmente con opere come What do we do in the Shadows e Jojo Rabbit, anche se con i suoi due Thor mi aveva profondamente deluso. Quindi sono felice che sia tornato con qualcosa di più piccolo ma ben realizzato. Lo vedrò di sicuro.

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    1. A ripensarci anche ora, dopo un po’ di tempo, alcune delle scene iniziali sono davvero spassose! Il film non ha nulla di innovativo, e non è certo un capolavoro come Jojo Rabbitt, ma come film sulla rinascita personale tramite lo sport è molto ben fatto, soprattutto narrato in modo un po’ diverso dal solito in alcune parti.

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