
Anno: 2024
Regia: Maura Delpero
Interpreti: Tommaso Ragno, Martina Scrinzi, Giuseppe De Domenico
La Seconda Guerra Mondiale sta per volgere al termine quando la numerosa famiglia Graziadei, si ritrova a dare rifugio a un disertore siciliano, Pietro (Giuseppe De Domenico), che ha salvato la vita al giovane Attilio. Ma una presenza straniera in un minuscolo paese di montagna come Vermiglio non può non avere conseguenze.
Su Cinemuffin ho sempre e solo riportato pareri originali, condivisibili o meno, tutta farina del mio sacco; questa volta invece voglio citare testualmente la recensione, succinta e caustica, fatta di questo film da Papà Verdurin: “Vermiglio è la versione povera di L’Albero degli Zoccoli”. E non c’è alcun dubbio sul fatto che la regista e sceneggiatrice Maura Delpero si sia ispirata moltissimo al maestro del cinema italiano Ermanno Olmi, in particolar modo nell’incipit del film, privo di parole ma ricco di paesaggi e squarci di vita rurale molto suggestivi. Quello che purtroppo manca è la grande poesia che Olmi sapeva infondere nei suoi capolavori (ammetto di non averli visti tutti, ma faccio riferimento a, appunto, L’Albero degli Zoccoli e Cantando Dietro i Paraventi), che lasciava senza parole e teneva lo spettatore avvinghiato alle immagini del film nonostante i ritmi lentissimi. Vermiglio rimane comunque un bel film, che non solo ha vinto il Leone d’Argento a Venezia, ma è anche stato selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar del 2025, che però manca di quel guizzo che contraddistingue i capolavori. Regia e fotografia sono encomiabili, la visione in sala accentua la bellezza delle immagini e dei paesaggi; peccato però che, dopo gli infiniti titoli di testa enuncianti i numerosissimi enti sponsor, lo spettatore abbia a tratti l’impressione di assistere ad uno spot pubblicitario sulle vacanze in Trentino Alto Adige. Gli attori, non tutti professionisti, fanno un ottimo lavoro, recitando in dialetto del Trentino (il film infatti è sottotitolato per facilitare la comprensione dei dialoghi) e dando vita a personaggi molto realistici e sfaccettati, anche se non tutti hanno sufficiente spazio per mostrarsi ed evolversi sullo schermo: penso al giovane Attilio, quasi parte dell’arredamento, e alla zia Cesira, mera voce narrante del sentire comune. Ho notato inoltre una tendenza tutta contemporanea, che molto stona con il realismo di base, a rappresentare tutti i personaggi maschili come negativi oppure imbelli pusillanimi, senza vie di mezzo e senza appello; si salvano giusto i bambini piccoli. Un peccato, perchè una rappresentazione più equilibrata dei personaggi avrebbe giovato moltissimo al film, che di dinamiche tra pochi personaggi vive, fino al finale in cui, se non gli sbadigli, comunque un pochino di insofferenza arriva.
Concludendo, Vermiglio è un bel film, da vedere ma difficilmente da rivedere, con grandi pregi e alcuni difetti importanti: diciamo che non ho contattato l’allibratore per scommetterci come miglior film straniero agli Oscar, ecco.
Voto: 2 Muffin
Mi fido più del giudizio di papà Verdurin che dell’Academy! 😀
Scherzi a parte, non mi hai venduto il film, mi farò bastare la tua recensione ^_^
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Non credo che la visione di questo film sia necessaria infatti. Non si può definire brutto, anzi, ha delle buonissime qualità, ma un capolavoro da Oscar secondo me (e secondo Papà Verdurin) è tutta un’altra cosa.
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Non un film per tutti, ma importante e coraggioso. Era senz’altro il miglior film italiano visto a Venezia. Credo che di chances per gli Oscar ne avrà poche, ma non è che quest’anno in Italia ci fosse granchè di meglio… a parte (forse) il solito Sorrentino. Ma trovo comunque giusta la candidatura di Vermiglio, non fosse altro che per far conoscere all’estero un cinema italiano diverso dai nostri soliti clichè.
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Non ho proprio il polso del cinema italiano attuale perchè lo seguo davvero pochissimo, ma di sicuro Vermiglio è un film molto bello sia preso da solo che confrontato con altri visti di recente. Certo che la candidatura “perchè non c’è di meglio” non è proprio esaltante per il nostro cinema…
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a me il film è piaciuto molto, e finalmente un bel film ambientato al NORD
poi non concordo sui personaggi maschili; anche perché l’epoca era quella, tutti quei personaggi femminili o maschili che fossero erano solo figli della loro epoca
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Sì hai ragione, io credo che tutte le reazioni e i comportamenti dei personaggi siano realistici in rapporto all’epoca e al contesto, però pensandoci a posteriori mi è sembrato strano che non ci fosse nemmeno un personaggio maschile adulto con un aspetto positivo, non dico preponderante, ma almeno importante. Però non è sbagliato quello che dici tu, forse sto guardando al film con una visione troppo moderna.
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Beh il padre
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Il padre è un personaggio molto ben caratterizzato e molto realistico anche in relazione al contesto storico-sociale, un padre-padrone molto colto e con solidi valori e principi che, come era consueto all’epoca, non contemplavano desideri, aspirazioni e bisogni delle donne e delle ragazze. E’ un personaggio centrale e l’ho molto apprezzato, come dici tu ha dei grandi pregi, mentre quelli che oggi ci appaiono come difetti sono in realtà caratteristiche normali per un pater familias dell’epoca. Oggi ci verrebbe da dire che un uomo così colto dovrebbe anche essere di venute più aperte, ma sarebbe un’altra modernizzazione incongrua.
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esatto
e anche il marito di quella maggiore viene criticato da tutti per il suo comportamento
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Sì è vero, e visto che prima sembrava un eroe e un principe azzurro rende il suo comportamento ancora più inaccettabile per noi spettatori: sembrava che uno buono ci fosse, e invece… Poi è chiaro che la famiglia si preoccupa della posizione economica e sociale di Lucia prima che dei suoi sentimenti, ma anche questo è del tutto normale in rapporto al contesto storico e sociale.
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Si non mi sembrano personaggi maschili particolarmente negativi
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Forse mi sono lasciata influenzare dal femminismo estremista contemporaneo che ha invaso cinema e serie tv di recente… oppure ho semplicemente visto troppi film di supereroi XD Però quando ho ripensato al film a mente fredda ho avuto questa impressione, e penso di sicuro che alcuni personaggi (come il ragazzo reduce della guerra e quello che non riesce a prendere la licenza elementare, oltre ad alcuni femminili come la zia) potevano essere approfonditi un po’ di più, visto che parliamo di un film che si regge non sulla trama ma sulle relazioni tra personaggi. Comunque bello, ha dei difetti secondo me ma resta un bel film.
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Io ho letto molte critiche donne che lo hanno apprezzato
E il cuore del film sono cmq le donne di casa, non gli uomini
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Sicuramente è stato apprezzato da uomini e donne del mestiere, altrimenti non sarebbe candidato a rappresentare l’Italia agli Oscar 2025. E hai ragione, le donne sono il cuore del film e sono rappresentate con molta cura e realismo. I problemi del film per me sono altrove, ma le attrici sono state tutte molto brave e i personaggi femminili sono stati resi molto bene.
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