L’Attimo Fuggente – Recensione in Rima/ Dead Poets Society – Rhymed Review

Con elegante ritardo arriva la recensione in versi del film L’Attimo Fuggente promessa ai due vincitori parimerito dell’ultimo quiz di Cinemuffin: per Fra ecco la recensione in italiano, mentre per Over-the-shoulder, here it comes the English version of the Rhymed review of the requested movie, Dead Poets Society.

Buona lettura! Enjoy!

Ti paragonerò forse ad una giornata di sole?

No, ma se qualcuno lo vuole

cercherò di parlare dell’Attimo Fuggente

ma vi avviso: alla fine io piango; non posso farci niente.

Il Club dei Poeti Defunti, il titolo è un indizio

già lo sappiamo che morirà quel tizio

Tutto il mondo è un palcoscenico” Shakespeare scriveva

ma sognare di calcarlo proprio non si poteva

Fermate gli orologi, che il telefono non squilli

lasciate che i suoi amici lo piangano tranquilli.

Carpe Diem” è un motto pericoloso da adottare

guarda quanta disperazione può portare

ma il seme è stato posto nel terreno

e speriamo che il futuro ponga un freno

all’obbedienza cieca dettata dalla paura

per seguire invece l’aspirazione più pura.

Con “Professor Keating” è dura far la rima

ma le cose non saranno mai più come prima.

Oh Capitano! Mio Capitano!” risuonano ancora questi versi,

Robin Williams, senza di te ci sentiamo persi.

Ciascuno ha trovato il suo ritmo nel cammino

anche Ethan Hawke, il più schivo e timidino:

per questo ruolo viene da tutti ricordato

a recitare era davvero Predestinato.

E se alla fine mi direte che non state piangendo

nel mio cuore saprò che state mentendo.

Shall I compare thee to a summer’s day”?

No, but it’s hard to find a way

to describe a movie so sad

every time I watch it my eyes turn red.

Dead Poets Society, the title is a clue

you would expect someone to die, wouldn’t you?

All the world’s a stage” Shakespeare said

but for someone just dreaming of that is bad.

Stop all the clocks, cut off the telephone

‘cause one of the brilliant students has gone.

Carpe Diem” is a dangerous thing

look at the misery it can bring

but the seed has been put in the ground

we hope in the future some balance will be found

between blind obedience driven by fear

and freedom to do what to your heart is dear.

Professor Keating, a man of his name:

now things will never be the same.

O Captain! My Captain!” that no one can touch

O Robin Williams, we all miss you so much.

Now everyone has his own pace to walk

even poor little shy Ethan Hawke:

we all remember him in this interpretation

for acting he really had a Predestination.

And if in the end you tell me you don’t cry

well then, Sir, I believe it’s a lie. 

Ho Sognato la Famiglia Douglas

Chi si è già trovato, magari attratto dal dolce profumo di muffin appena sfornati, a frequentare questo blog, ormai sa che io, occasionalmente, faccio sogni piuttosto bizzarri legati in qualche modo al mondo del cinema e ai suoi protagonisti.

Forse dovrei decidermi una volta per tutte a mettere meno cioccolato nei miei muffin, ma in fondo mi dispiacerebbe privarmi di sogni così divertenti. 

Spero tanto che anche voi li troviate tali, perchè ce n’è un altro in arrivo!

Questa notte ho sognato che ero diventata una blogger rispettata, famosa e influente; tanto che tutte le star del cinema desideravano incontrarmi, conoscermi… e anche mangiare i miei muffin!

Mi trovavo quindi con un assembramento di attori e attrici nel giardino che strepitavano chiedendo di entrare, invidiosi dei pochi fortunati cui avevo aperto la porta. Tra questi c’erano Kirk Douglas e suo figlio Michael. Se la cosa più carina che mi viene da dire su Michael è che ha sposato una delle donne più belle del mondo, Catherine Zeta-Jones, Kirk invece, a casa Verdurin, è una leggenda. Lui che ha interpretato film assolutamente mitici come L’Asso nella Manica, Ulisse, Ventimila Leghe sotto i Mari, Orizzonti di Gloria, Spartacus, Uomini e Cobra e moltissimi altri non può che essere idolatrato da cinefili vecchia scuola come me e Papà Verdurin: anche se Kirk si è spento lo scorso anno, per noi è come se fosse sempre Ulisse che pesta vigorosamente l’uva per fare (istantaneamente) il vino e addormentare il crudele Polifemo. Per amore di Kirk, e per l’educazione che una Madame non può mai abbandonare, avevo invitato anche Michael a visitare la mia casa e a gustare i miei dolcetti. 

“Non esiste che ogni volta ti mangi tu tutti i muffin!”

Mentre ci trovavamo sul terrazzo, però, Michael era scivolato alle spalle del padre e lo aveva spinto contro la ringhiera, che il poverino aveva sfondato con il suo fisico imponente. Fatto ciò, Michael era scoppiato a ridere, molto divertito dalla sua simpatica burla. Subito dopo, però, una voce si era levata dalla folla accalcata nel giardino: “Guardate, ora c’è un buco nella ringhiera, si può passare!”. Detto fatto, mi sono ritrovata di fronte Ethan Hawke che pretendeva di entrare in casa. Ma io, memore del trauma da lui infertomi con il film Predestination, mi sono infuriata e l’ho cacciato con sdegno, senza nemmeno il beneficio del dubbio o di un muffin ipocalorico.

Ora, non saprei dire se queste mie performances oniriche derivino da quantità troppo elevate di zucchero nel sangue o dalla reiterazione sconsiderata di aberrazioni quali viaggiatori del tempo che deflorano se stessi (vero, Loki?), ma una cosa è certa: la mattina mi sveglio sempre di buon umore.

Chi prova a entrare a casa mia senza permesso

Predestination

Anno: 2014

Regia: The Spierig Brothers

Interpreti: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor

Dove trovarlo: Amazon Prime

Tratto dal racconto di Robert A. Heinlein Tutti voi zombie del 1959, Predestination si apre con una scena di caccia ad un attentatore che si conclude tragicamente per l’inseguitore, il quale rimane gravemente ferito e ustionato. Con uno stacco ci ritroviamo molti anni dopo in un bar. Il nuovo barista inizia con un avventore una normale conversazione di cortesia tra sconosciuti ma insiste poi per farsi raccontare tutta la sua storia. Il cliente lo avverte: si tratta di una storia davvero scioccante, che lo lascerà senza parole. il barista non si lascia dissuadere e così inizia un lungo e incredibile racconto…  

Non rivelerò altri dettagli della trama non tanto per l’accortezza deontologica verso gli spoiler, quanto perché se la raccontassi nessuno crederebbe mai che questa possa essere davvero la trama di un film. Non so come la storia si sviluppasse nel racconto da cui è tratto (il cui titolo tra l’altro viene citato scevro di contesto nel film generando un ulteriore senso di confusione nello spettatore), ma per quanto riguarda il film ci troviamo di fronte ad una malsana dimostrazione di cattivo gusto mascherata da curiosità per le ipotesi scientifiche più azzardate. Mi sono venuti in mente i protagonisti di The Big Bang Theory, che nel loro salotto avrebbero potuto facilmente sbizzarrirsi in ipotesi sui paradossi dei viaggi nel tempo, e questa diciamo che è la parte interessante, quella teoretica sul “cosa accadrebbe se si potesse viaggiare nel tempo e cambiare il passato?”. Tutto il resto non è che un guazzabuglio di aberrazioni etiche e psicologiche che al termine della visione lasciano un senso di disgusto difficile da dimenticare. Dunque, volendo trovare un pregio a questo film, è quello di non essere facilmente dimenticabile. I due protagonisti, che sono anche gli unici personaggi su cui si regge la trama, interpretati da Ethan Hawke e Sarah Snook, sono talmente assurdi, irreali e psicologicamente contorti che non saprei nemmeno giudicare la performance degli attori. Si salva il comprimario Mr. Robertson (Noah Talor), anche se le sue motivazioni restano imperscrutabili. In conclusione, se amate le elucubrazioni sui viaggi nel tempo e non temete la conseguenze più nefande che esse possono avere, potete tentare di guardare Predestination. Ma non dite che non eravate stati avvertiti!

Voto: 1 Muffin Ipocalorico