Fido

Anno: 2006

Regia: Andrew Currie

Interpreti: Kesun Loder, Billy Connolly, Carrie-Anne Moss, Tim Blake Nelson, Dylan Baker

Dove trovarlo: Amazon Prime

Ormai da anni le radiazioni spaziali hanno iniziato a trasformare tutti i cadaveri in zombie. Inizialmente gli umani li combattono con ogni mezzo e cingono ogni città di recinzioni a prova di non morti per proteggersi. Ma le cose cambiano quando la Zomcom mette a punto un collare in grado non solo di placare l’appetito di carne umana degli zombie, ma anche di renderli docili e servizievoli. Gli zombie addomesticati vengono dunque venduti a caro prezzo come personale domestico. Il piccolo Timmy Robinson (Kesun Loder), dopo che sua madre ha acquistato Fido (Billy Connolly) inizia a fare amicizia con lo zombie e a domandarsi se nei non morti non sia rimasto forse qualche residuo di umanità…

Ultimo scorcio di un Halloween che quest’anno è passato inevitabilmente un po’ in sordina, visto che non era possibile né organizzare feste né andare casa per casa per il tradizionale trick or treat. Ho visto che come me tante altri cinefili, in questo 2020 così particolare, hanno privilegiato titoli ironici e fanciulleschi piuttosto che truculente mattanze o sinistre presenze. A differenza di Matinee, però, che è un film adatto a tutti, Fido ha alcune scene un po’ crude (quelle in cui gli zombie riescono a fare qualche spuntino) ma soprattutto utilizza lo spunto dei non morti per sviluppare delle riflessioni interessanti sulla natura umana. Il personaggio chiave di queste riflessioni è Bill Robinson (Dylan Baker), il padre di Timmy, traumatizzato dal fatto di aver dovuto uccidere il padre trasformatosi in uno zombie. In seguito a questa esperienza non riesce a pensare ad altro che a guadagnare per garantire per sé e i suoi familiari una sepoltura che impedisca di tornare in vita (la testa viene mozzata e sepolta in una cassa a parte). Non passa mai del tempo con il figlio e la moglie, preferendo la compagnia degli amici. Non si accorge neppure che la moglie Helen (una radiosa Carrie-Anne Moss, che tutti conosciamo bene come Trinity di Matrix) è di nuovo incinta, e di parecchi mesi! Come se non bastasse Bill è anche un codardo, tanto da non volere il servitore zombie in casa: la moglie però lo acquista lo stesso, per non fare brutta figura con i facoltosi vicini che possiedono svariati zombie domestici. “A causa di quello che è successo a tuo padre dobbiamo essere tutti infelici?” chiede Helen al marito, che per tutta risposta se ne va a giocare a golf. In contrasto a questa figura paterna autoritaria, fredda e assente c’è Fido, che si dimostra invece affezionato e protettivo nei confronti del bambino e di Helen, che iniziano ad affezionarsi a lui profondamente. Il personaggio di Helen, grazie alla presenza di Fido, che evidentemente ha un debole per lei, si evolve nel corso del film, diventa più consapevole, emancipato, materno, e meno frivolo e superficiale. Mentre la maggior parte delle persone trattano gli zombie come oggetti, il vicino di casa, il signor Theopolis (un Tim Blake Nelson che riesce con la sua bravura ad essere allo stesso tempo ripugnante e simpatico) ha fatto della sua bella zombie cheerleader Tammy la sua fidanzata… Molti sono gli spunti su cui riflettere: l’imperversare della tecnologia, la guerra come unica soluzione a tutti i problemi, il bisogno di approvazione sociale, l’influenza degli eventi traumatici sulla vita personale e familiare, la tendenza a temere oppure svilire ciò che non si capisce, la necessità di salvare le apparenze anche nei rapporti di coppia ormai sfaldati… Il film però, lungi dall’ambire ad essere un trattato sociologico o filosofico, è piacevole e divertente, sentimentale quanto basta, mai grottesco, con un happy ending appagante in stile Tim Burton: chi l’ha detto che le favole non possano avere per protagonisti dei mostri che alla fine vivono per sempre felici e contenti? Lo consiglio a tutti gli amanti degli zombie e di Carrie-Anne Moss.

E a chi sta già pensando ai regali di Natale…

Voto: 3 Muffin

4 pensieri riguardo “Fido

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