Hudson Hawk – Il Mago del Furto

Titolo originale: Hudson Hawk

Anno: 1991

Regia: Michael Lehmann

Interpreti: Bruce Willis, Danny Aiello, Andie MacDowell, James Coburn

Dove trovarlo: Netflix

Appena uscito di prigione, Hudson Hawk (Bruce Willis), ladro esperto e molto noto nell’ambiente, viene subito reclutato, suo malgrado, per un nuovo crimine: un potente boss della malavita lo costringe a rubare la statuetta di un cavallo realizzata da Leonardo Da Vinci. Alla statue però, ed ad altre opere d’arte ad essa in qualche modo collegate, sono interessati anche altri criminali poco ragionevoli e perfino i servizi segreti… Hudson si ritrova invischiato, insieme ad una bella archeologa che nasconde molti segreti (Andie MacDowell) in una storia molto più grossa del previsto…

Non credevo fosse possibile per Bruce Willis sbagliare un colpo, e invece qui il nostro beniamino dell’action ironico fa davvero cilecca, ma non è certo sua la colpa. Il film è davvero confusionario, pieno di personaggi strambi e sopra le righe che fanno quasi tutti il doppio o triplo gioco e di battute penose che non fanno ridere nessuno. L’ottimo cast, che comprende perfino il mitico James Coburn, non può far nulla contro la mancanza di coesione narrativa e di ritmo del film, che si risolve in una sequenza di scene d’azione sconclusionate e siparietti comici imbarazzanti, toccando ogni tonalità possibile del grottesco, sullo sfondo del solito complotto maniacale per il dominio del mondo grazie ad antichi manufatti misteriosi. Andie MacDowell è bellissima come sempre ma non sembra convinta nemmeno lei di quel che sta facendo. Peccato, con un diverso regista (Michael Lehmann sembra più portato per le serie tv che per il cinema) e un tono più sobrio si sarebbero potute sfruttare al meglio le grandi doti comiche di Bruce (innegabili fin dal suo esordio nel telefilm Moonlighting) ed evitare di scadere così tanto nella farsa da diventare noioso.

Voto: 1 Muffin

9 pensieri riguardo “Hudson Hawk – Il Mago del Furto

  1. Lo amo incondizionatamente, mi canticchio le canzoni da solo, i pezzi di questo film compaiono in tutti le mie compilation musicali e ogni volta che lo rivedo rido come un pazzo, è una scemenza ma ne sono dipendente, come Hudson dal cappuccino, anche se piace solo a me e Bruce Willis questo film 😉 Cheers

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  2. L’ho visto, col doppiaggio comicarolo italiano, in quel momento dell’infanzia in cui era facile sganasciarsi dalle risate… non lo rivedo da allora…
    Lehmann ha fatto il suo capolavoro con “Heathers”, prodotto da Denise Di Novi! Totalmente da riscoprire!
    E se Di Novi non si innamorava produttivamente di Tim Burton, magari con Lehmann faceva altri film belli… Di Novi aveva cominciato con Lehmann “Ed Wood”! Ma all’amor non si comanda! “Hudson Hawk” fu fatto proprio in una pausa di development di “Ed Wood” dovuta al fatto che Di Novi dette la precedenza a “Edward Scissorhands” di Burton! Lehmann sopportò anche un secondo stop di “Ed Wood” a causa di “Batman Returns”: e quando Di Novi gli disse, nel ’93, “dai, è la volta buona con Ed Wood, stavolta si fa!”, Lehmann era a girare “Airheads”!
    Chissà come sarebbe stata la carriera di Lehmann con un “Ed Wood” in mezzo (che nei piani di Lehmann era a colori: il bianco e nero lo volle Burton)???
    Magari “Ed Wood” avrebbe fatto più successo (Di Novi contrattò con la Columbia una distribuizione da prodotto di punta parallela alla “Mary Reilly” di Burton, ma poi Burton litigò per la Roberts in Mary Reilly, Lehmann non c’era per fare Ed Wood perché aveva Airheads, Burton subentrò, impose il bianco e nero, la Columbia, inorridita dal bianco e nero, stralciò l’accordo ed Ed Wood è finito in Disney, distribuito in sordina in pochissime sale), e Lehmann sarebbe stato riconosciuto come regista di blockbusters, impiegato magari in qualche cinecomic!… oppure avrebbe fatto flop lo stesso, e più grosso, con Lehmann a ripegare (come poi ha fatto lo stesso) in TV, e con noi tutti che non avremmo mai avuto l’Ed Wood di Burton, poco redditizio ma bellissimo…
    Proprio *what if*!

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  3. Il mio commento è in un certo senso l’unione di ciò che hanno detto Cassidy e Nick: condivido l’amore di Cassidy per questo film, e anch’io come Nick l’ho visto per la prima volta quand’ero bambino. A quei tempi andavo in vacanza a Grosseto, e la sera dopo cena mio padre mi portava prima in un Blockbuster aperto fino a tardi, poi alla gelateria Papeete a prendere una granita. Poi tornavamo in albergo, e prima di addormentarci guardavamo il film che avevamo appena acquistato o noleggiato in videocassetta… che bei ricordi…

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    1. Se lo avessi visto da piccola probabilmente mi sarebbe piaciuto, purtroppo l’ho visto soltanto ora e davvero non l’ho potuto apprezzare, nonostante i molti volti amici presenti. Ma un film si può apprezzare anche a prescindere dalla sue qualità oggettive, se come per te si lega ad un bel ricordo: la magia del cinema è anche questo. Io ad esempio non smetterei mai di rivedere Dirty Dancing o Robin Hood – Un Uomo in Calzamaglia.

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