
Titolo originale: We’re No Angels
Anno:1955
Regia: Michael Curtiz
Interpreti: Humphrey Bogart, Peter Usttinov, Aldo Ray, Leo G. Carroll, Basil Rathbone
Dove trovarlo: Amazon Prime Video
Tre galeotti appena evasi di prigione, Joseph (Humphrey Bogart), Jules (Peter Ustinov) e Albert (Aldo Ray) si nascondono sull’Isola del Diavolo e progettano di derubare nottetempo l’emporio locale per poi imbarcarsi e proseguire la loro fuga. Si fanno dunque assumere dal proprietario dell’emporio Felix (Leo G. Carroll) con la scusa di aggiustare il tetto per poter studiare l’obiettivo in tranquillità. Dopo aver trascorso qualche ora nel negozio si sono affezionati alla famiglia di Felix, e non solo decidono di non derubarli ma organizzano per loro una raffinata cena di Natale. Arriverà però a sorpresa il ricco e antipatico cugino Andre (Basil Rathbone) a rovinare la festa a tutti…
Il film è tratto dalla pièce teatrale di Albert Husson La Cuisine des Anges (La Cucina degli Angeli) come è facile intuire dall’ambientazione in un unico interno (l’emporio) e dalla prevalenza dei dialoghi sull’azione, che è ben poca. Unico difetto del film è appunto quello della troppa staticità e verbosità: anche se i dialoghi sono tutti brillanti e spesso esilaranti, a volte si susseguono senza logica e senza sosta e il ritmo narrativo cala, tanto che lo spettatore è portato a distrarsi e rischia anche di perdersi qualche ottima battuta al fulmicotone. Al di là di questa pecca però il film è molto tenero e divertente, ricco di buoni sentimenti (in fondo, anche se atipico per l’ambientazione su un’isola sudamericana, è pur sempre un film di Natale) ma anche di humor nero (soprattutto riguardo alla vipera velenosa che Albert si porta dietro in un cestino e che si rivelerà niente affatto mansueta) e dialoghi surreali. La situazione va accettata per come è, per nulla realistica ma ricca di spunti divertenti; anche i personaggi non sono molto approfonditi nè narratologicamente nè psicologicamente, ma ciononostante, alla fine del film, chiunque farebbe carte false per poter avere in casa tre angeli atipici come questi. Il cast di prim’ordine impreziosisce l’opera e regala ottime e spesso inedite interpretazioni. Humphrey Bogart, già diretto da Michael Curtiz in Casablanca e altri film, si esibisce per la prima volta in un ruolo prettamente comico (e con gran successo); Peter Ustinov conferma di essere l’uomo giusto per ogni situazione; Leo G. Carroll per la prima volta appare come un uomo tenero, spaurito e affettuoso, che chiunque, avendolo conosciuto, deciderebbe di non assassinare; non è nuovo ai ruoli da villain invece Basil Rathbone, perfettamente insopportabile nei panni dell’avido e pomposo cugino Andre. Un remake di questo film è stato girato nel 1989 da Neil Jordan, con Robert De Niro e Sean Penn nei panni degli angelici galeotti.
Voto: 3 Muffin

I like a lot of Bogart films, although I’m sure I’ve never seen him in a comedy or a western. Now I’m curious about this one.
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If you want to see Bogart in some different roles, I warmly suggest you try the wonderful atypical western Treasure of the Sierra Madre and, for his unsuspectable funny side, The African Queen. The second one is not properly a comedy, it’s actually an adventure, but in the first half Bogart quarrels (but the inevitably falls in love) with Katherine Hepburn: you can imagine the sparks between those two! 🙂
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I have got The Treasure of the Sierra Madre on DVD. It might be time to dig it out!
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You’ll find a precious gem, no doubt! 😀
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Ne ho parlato di straforo anche in un mio post verso Natale! Gradevole e simpatico… E belle le 3 aureole e mezza del finale😇
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Vero, il finale con le aureole che spuntano è davvero carinissimo 🙂 Perfetto per Natale!
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L’ho visto molto in ritardo rispetto al remake con De Niro e lo ricordo poco. Però mi piacciono i film “verbosi”, quindi mi sa che me lo rispolvero. Grazie della dritta 😉
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Questo è verboso di certo, se ti distrai un attimo rischi di perderti una battuta divertentissima, non bisogna farsi travolgere dal flusso a volte nonsense dei dialoghi 🙂
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