Notte Horror – Manitou

Titolo originale: The Manitou

Anno: 1978

Regia: William Girdler

Interpreti: Tony Curtis, Susan Strasberg, Michael Ansara, Stella Stevens, Jon Cedar, Paul Mantee

Dove trovarlo: Prime Video

Buonasera carissimi amici appassionati di horror orrendi! Anche quest’anno ho l’immenso privilegio di partecipare alla maratona Notte Horror e di raccontare, insieme a tanti altri blogger eccezionali, un film che è in tutto e per tutto un vero orrore.

Ma prima, chi non lo avesse già fatto, corra a leggere la recensione horror di questa sera di Sam Simon!

Lo scorso anno qui su Cinemuffin avevo parlato di un altro film brutto da far spavento, Future Animals di William Girdler, e siccome mi sono divertita moltissimo a farlo ho pensato di continuare sulla medesima strada e parlare del film girato dallo stesso regista l’anno successivo: Manitù – Lo Spirito del Male.

Per una volta vorrei spezzare una lancia a favore dei titolisti italiani: probabilmente prima della metà del film si sono annoiati o si sono distratti, abbacinati dalla bruttezza del film stesso, e non hanno capito più niente.

“Manitù” infatti, ci viene spiegato nel film, è lo spirito incorporeo insito in ogni essere umano, animale e oggetto, ed esso può essere buono o cattivo, schierarsi dalla parte del bene o del male.

In Manitou (questo è il titolo originale) il male infatti non proviene da un “manitù”, ma dallo spirito di uno stregone indiano così potente che è in grado di tornare in vita a distanza di decenni, e ad ogni nuova incarnazione diventa più potente, fino a minacciare di distruggere il mondo intero. Ora siete spaventati?

Non lamentatevi dell’aria condizionata negli ospedali!

Ma in che modo Misquamacus, il perfido e pluricentenario stregone, riesce ad assumere di volta in volta una nuova forma corporea? E’ semplice: egli si incarna nel corpo di una persona, scelta in modo apparentemente casuale, e ne assorbe l’energia vitale per tornare in vita e compiere le sue malefatte, consumando il malcapitato e ottenendo per sé un nuovo corpo (più o meno) umano.

Ma tutto questo si scoprirà solo in seguito.

La nostra storia ha inizio a San Francisco, con la bella Karen (Susan Strasberg) che si reca in un ospedale preoccupata per uno strano bozzo che le è spuntato alla base del collo e che aumenta di dimensione con grande rapidità. L’ipotesi più logica indicherebbe che si tratti di un tumore maligno, eppure il luminare Dr. Hughes (Jon Cedar) non è convinto. Quel bozzo non ha nessuna delle consuete caratteristiche del tumore. Anzi, in realtà, somiglia moltissimo a un feto umano!

Gobba, quale gobba?

Spaventata e confusa, Karen si rivolge ad una sua vecchia fiamma, Harry Erskin, per avere conforto e consiglio. Sembrerebbe una cosa del tutto normale, se non fosse che Harry di mestiere truffa la vecchiette con i tarocchi e le sfere di cristallo: proprio la persona giusta cui rivolgersi!

E qui le cose si fanno interessanti (ma in fondo già lo erano): nei panni del truffaldino Erskin, con tanto di mantello trapunto di stelle e baffi finti (finti anche nel film, grazie al cielo!), troviamo Tony Curtis in persona!

“Aiuto gli sciocchi leggendo i tarocchi” è il suo motto.

Ora, cosa possa aver convinto l’affascinante, simpatico e brillante protagonista di classici indimenticabili come A Qualcuno Piace Caldo e Operazione Sottoveste a partecipare a questo film sarà per sempre un mistero, ma evidentemente William Girdler ha un grande potere di persuasione: in fondo ha convinto Leslie Nielsen ad affrontare a petto nudo un grizzly di peluche gigante!

Il resto del cast invece non è affatto una sorpresa: ritroviamo tutti i protagonisti di Future Animals, che dopo quella fantastica esperienza non vedevano l’ora di lavorare di nuovo per Girdler. E torna anche Lalo Schifrin ad occuparsi della colonna sonora, ma questo ci è chiaro già dalla tremenda sigla di apertura.

Tony Curtis cerca di rincuorare Karen e la accompagna in ospedale, dove con un intervento chirurgico il dottor Hughes le rimuoverà l’antipatico bozzo, per poi tornare a turlupinare le vecchiette.

Per favore non toccate le vecchiette!

Quando però una delle sue clienti, durante la lettura dei tarocchi, inizia prima a gridare, poi a pronunciare parole in una lingua sconosciuta, e infine attraversa il corridoio fluttuando a mezz’aria per poi gettarsi giù dalla scale, Tony sente improvvisamente scricchiolare il suo cinico scetticismo.

Corre in ospedale per scoprire che l’intervento ha avuto un esito a dir poco inaspettato: non solo il bozzo è rimasto dov’era, ma il Dottor Hughes ha rivolto con foga il bisturi contro se stesso!

Medici (e ciarlatani) in prima linea

Sconvolto, Tony Curtis si rivolge alla sua maestra di occultismo (sì, quella che gli ha insegnato a truffare le vecchiette, esatto) che accetta di aiutarlo e organizza lì per lì una seduta spiritica in casa di Karen insieme al marito e a una signora che passava di là (non ci viene spiegato meglio chi sia).

Durante la seduta succede esattamente quello che vi aspettate: la luce va via, qualcuno viene posseduto, colpi di vento fanno sbattere tutto, uno stregone si materializza nel tavolino eccetera.

“Pensa al compenso, pensa al compenso…”

E poi tutti tornano nel negozio della maestra di occultismo, che fortunatamente ha giusto un libro che descrive il loro problema, il cui autore fortunatamente è un antropologo che vive poco distante e che accoglie in casa sua degli sconosciuti per dire loro che quello di cui hanno bisogno non è un antropologo ma uno stregone indiano, il quale (indovinate?) fortunatamente vive poco distante e accetta, in cambio di una pipa di tabacco (giuro) di aiutare Tony Curtis a salvare Karen.

Tutto chiaro? Quello che è chiaro è che la seduta spiritica è una scena del tutto pleonastica, che non aggiunge assolutamente nulla alla trama; ma come si fa a fare un film su uno spirito senza seduta spiritica?

Roccia che Canta (giuro che si chiama così) si reca dunque all’ospedale, dove il bozzo di Susan ha raggiunto ormai dimensioni incredibili, per tentare di fermare il malefico Misquamacus e, se possibile, di salvare la vita di Karen. Il Dottor Hughes accetta la presenza dello sciamano senza troppe domande: tanto che senso avrebbe farsene a questo punto?

“D’ora in poi sarà Roccia che Piange”

Attenzione: il resto dell’articolo contiene SPOILER! Se non volete rovinarvi (!) il finale del film (lo trovate su Prime Video) non proseguite la lettura!

Misquamacus è uscito da Karen lasciandola tramortita ed è riuscito a uccidere uno degli infermieri, ma ora è trattenuto dal cerchio disegnato per terra col borotalco da Roccia che Canta e rimane immobile. L’altro infermiere, naturalmente, si appisola mentre è di guardia nella stanza in cui ci sono lo stregone indiano che vuole distruggere il mondo e il cadavere del suo collega: chi non si appisolerebbe in simili circostanze?

E chi se lo sarebbe mai aspettato?

Cose che succedono: apparirà una lucertola gigante; l’ospedale si congelerà; qualcuno perderà la testa; qualcuno mostrerà le tette; una stanza inizierà a ballare; qualcuno dirà: “Lasciatelo, lui sa quello che fa!”; le aspirine non si scioglieranno più nell’acqua.

Voi capite bene che non ha alcuna importanza raccontare come, perché o in che ordine questi eventi si verifichino: tant’è.

Quello che potrebbe essere interessante è vedere in che modo Misquamacus venga poi sconfitto. Di fatto Karen lo affronta a seno scoperto sparando fulmini dalle mani. Ma cosa ha dato a Karen queste potenti armi di supremazia (i fulmini, non le tette)? Semplice: Tony Curtis è riuscito a incanalare dentro di lei i manitù (cioè gli spiriti) dei macchinari dell’ospedale. Non so voi ma io non ci vado più a farmi una radiografia…

Ma il manitou del mio pc sarà buono o malvagio?

Qui ci sarebbe stato posto per una disquisizione filosofica: la tecnologia di per sé non è né buona né cattiva, dipende tutto dall’uso che ne fa l’uomo eccetera eccetera.

Ma William Girdler non ci casca: è stato l’amore di Tony Curtis per Karen a permettergli di usare i poteri che non pensava di avere e sconfiggere il maligno! E tanti cari saluti alla filosofia…

Il cattivo è sconfitto, il mondo è salvo, ma soprattutto l’amore trionfa!

Ma, siccome sempre di film horror si tratta, alla fine compare una scritta per raccontarci che una volta a Tokyo un ragazzo si è trovato sul petto quello che sembrava un tumore ma in realtà era un feto umano: va bene ma quindi? Non si sa. Raccapriccio strisciante… potrebbe succedere anche a voi!

Di sicuro un certo senso di inquietudine questo film lo lascia: con i dialoghi dementi, la sceneggiatura zoppicante, gli effetti speciali imbarazzanti e, come sempre, la totale assenza di ironia, lo scoramento è pressoché totale.

SENZA PAROLE

Mi è poi dispiaciuto moltissimo scoprire come il regista, pochi mesi dopo il termine delle riprese, sia rimasto ucciso in un incidente in elicottero: ora farò una gran fatica a trovare un film per la Notte Horror del prossimo anno!

Ops, quasi dimenticavo!

Voto: 1 Muffin (tipo “volevo fare una pizza ai peperoni e mi è uscito un muffin al cioccolato ma non era così male”)

23 pensieri riguardo “Notte Horror – Manitou

  1. Intanto bentornata dopo un’infinità di tempo. E mi torni con un film che non poteva non solleticare la mia curiosità, così horror/trash come lo descrivi. Ho saltato gli spoiler perché prima o poi lo vedrò 😉

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  2. Ma cos’èèèèèèèèèè??? 😀
    Giuro, mai sentito nominare, però me lo spiego con la presenzadi Tony Curtis, che a fine carriera purtroppo si è andato ad infilare in una serie orripilante di filmacci che non sono degni della prima parte della sua vita. (Ne ho da parte uno su lui scienziato che studia le onde cerebrali che prima o poi dovrò affrontare ^_^)
    Qui mi sono fermato agli spoiler perché è un film così assurdo che me lo devo vedere per forza: quale antropologo non farebbe entrare sconosciuti che hanno letto il suo libro qualche casa più in là? 😀
    Una notte horror davvero frizzante.

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  3. Stupenda questa recensione, decisamente in linea con lo spirito dell’iniziativa! Mi hai fatto ridere non poco, anche se mi dispiace per il destino tragico del regista. Il cinema non ha perso molto, comunque, mi pare di capire…

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  4. Non poteva esserci una scelta migliore per chiudere alla grande questa nona stagione di Notte Horror! Film di rara bruttezza che credo nessuno, a parte me e te, abbia avuto il coraggio di affrontare. Il fatto che sia ancora lì su Prime è davvero una cattiveria ingiustificata che dovrebbe giustificare da sola la cancellazione dell’abbonamento.

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