Visto che il precedente post/indovinello a tema cinema è stato apprezzato dai lettori, ho pensato di pubblicarne un altro, leggermente diverso e, com’è logico, un po’ più difficile.
Anche questa volta si tratta di indovinare il titolo di un film, e per farlo avete a disposizione ben 10 indizi.
Per invogliarvi a giocare, metto un premio in palio: se un lettore o una lettrice di Cinemuffin riuscirà ad indovinare il titolo del film in questione io ne pubblicherò la recensione, e la scriverò completamente in versi. Non è proprio come una montagna di gettoni d’oro, ma spero basti!
Buon divertimento!
Il titolo originale (che è uguale a quello italiano) inizia con una vocale
Il protagonista in una scena getta qualcosa dalla finestra
Ha un attore o un’attrice famoso/a in comune con il film Looney Tunes – Back in Action (e non è Bugs Bunny)
Non muore nessuno
Viene spesso citato Shakespeare
Il regista ha un cognome molto corto
Uno dei personaggi in una scena si chiede se non sia finito in un film di fantascienza
Ad un certo punto qualcuno va in chiesa a confessarsi
Nome e cognome dell’attore protagonista iniziano con la stessa lettera
Ci ho messo un po’ per trovare il nome proprio del gioco di società “Nomi, cose, città”. Dalle mie parti infatti lo chiamavamo “Frutta, città, liquori”, il che è tutto dire… Comunque si tratta di quel semplice giochetto che abbiamo fatto tutti nei pomeriggi di pioggia oppure durante le lezioni più noiose a scuola. Non serve altro che penne, fogli di carta e un modo qualsiasi per selezionare in modo casuale una lettera dell’alfabeto. Nel gioco da tavolo viene fornito un dado apposito, ma in genere ci si limita a scrivere tutte le lettere su un foglio per poi selezionare una dea bendata che ne indichi una con gli occhi chiusi. Una volta che io e mio marito ci siamo trovati senza dado, lui in quattro e quattr’otto ha programmato una app del cellulare apposita… insomma, in qualche modo ci si arrangia sempre. Prima di iniziare naturalmente vanno selezionate le categorie. Si possono usare le più classiche: nomi di città, oggetti, nomi propri di persona, ma ci si può sbizzarrire con la fantasia per creare le più strane. Con i compagni della facoltà di lettere per esempio giocavamo con le categorie “figure retoriche” o “personaggi della Divina Commedia”…
Bisogna poi stabilire il tempo limite, o altrimenti si decide che, quando il primo giocatore termina, si considera conclusa la manche. Non resta che selezionare la lettera e giocare! Al termine di ogni manche si contano i punti (in genere, se due giocatori hanno scritto la stessa parola nella stessa categoria il punteggio è nullo o dimezzato). Non c’è limite al numero di manche che si possono giocare o al numero di categorie o di giocatori… dipende solo da quanto tempo impiega la professoressa a spiegare l’aoristo kappatico o le equazioni differenziali…
Naturalmente, poiché c’è la totale libertà nella scelta delle categorie, in questo gioco i cinefili possono sbizzarrirsi nello scegliere tutte categorie inerenti alla settima arte. Ad esempio, nomi di attori, titoli di film italiani, nomi di personaggi ecc. ecc.
Ecco un esempio di come potrebbe essere una partita di Nomi, cose, città (o se preferite Frutta, città, liquori) tra cinefili:
Lettera
Cognomi di Attori
Titoli di Film
Cognomi di Attrici
Cognomi di Registi
Personaggio di Film Disney
A
Affleck, Ben
Amarcord
Anderson, Gillian
Anderson, Wes
Aurora (La Bella Addormenta nel Bosco)
S
Seagull, Steven
Shining
Streep, Meryl
Soderbergh, Steven
Scar (Il Re Leone)
N
…..
…….
……
……….
……..
E adesso… a voi! Inventate le vostre categorie e… vinca il cinefilo più cinefilo!
Personalmente non ho mai amato lo show Le Iene, ma di sicuro tutti abbiamo visto almeno una delle loro “interviste doppie” in cui a due personaggi famosi venivano poste separatamente le stesse domande. Per questo speciale Cupcake ho voluto immaginare che sia possibile intervistare un film proprio come se fosse una persona, ponendogli domande su se stesso, il suo cast, la sua trama ecc. Ho anche deciso di far diventare questa immaginaria intervista doppia un gioco: infatti non ho scritto i titoli dei film che ho intervistato. Dovrete essere voi, basandovi sulle loro risposte alle mie domande, ad indovinarli! Pronti? Iniziamo con le domande!
Sei un film famoso?
Film 1: Eccome!
Film 2: Certamente!
Hai vinto un Oscar?
Film 1: Uno? Tantissimi!
Film 2: Nessuno ahimè, purtroppo il mio regista non ne ha mai vinti…
Nel tuo cast ci sono attori famosi?
Film 1: Sì, ma soprattutto ho lanciato i miei allora giovani protagonisti!
Film 2: Sì, e il pubblico non si aspettava proprio che uno di loro morisse all’inizio…
Sei un film a colori?
Film 1: Sì e ne vado fiero!
Film 2: No e ne vado fiero.
Hanno fatto uno o più seguiti di te?
Film 1: Ad oggi no, e sembra molto improbabile, ma non si può mai dire…
Film 2: Due seguiti, di registi diversi e assolutamente non all’altezza… e anche un remake fin troppo fedele di cui preferirei non parlare…
Quale pensi sia il tuo peggior difetto?
Film 1: Difetto? Mah… mi è stato detto che sono troppo lungo, ma a me non sembra proprio un difetto!
Film 2: Purtroppo oggi tutti sanno già come vado a finire…
Hai molti effetti speciali?
Film 1: Sì, e meravigliosamente ben fatti!
Film 2: Mi sono sufficienti le giuste inquadrature.
Hai una canzone famosa?
Film 1: Più che famosa, da Oscar!
Film 2: Più che una canzone, una nota…
I bambini possono vederti?
Film 1: Se restano svegli…
Film 2: Oh cielo, no!
Vuoi fare un ultimo saluto?
Film 1: È stato un onore fare questa intervista con voi!
Dove trovarla: Netflix (se proprio avete tempo da perdere e un certo gusto camp)
Per salvare la popolazione del pianeta Terra da una serie di epidemie, la nave spaziale Nightflyer intraprende una pericolosa missione nello spazio profondo alla ricerca di una misteriosa specie aliena che sembra essere in grado di controllare il Teke, la più potente energia dell’universo. Ma la nave e il suo equipaggio nascondono molti segreti…
Avete presente quei giochi che si trovano sulle riviste di enigmistica in cui bisogna aguzzare la vista e trovare una serie di oggetti in un’immagine affollata, confusa e priva di senso? Ecco, Nightflyers è proprio così. Tratto da una novella di George R.R. Martin, autore della celeberrima serie Il Trono di Spade, in originale Game of Thrones, Nightflyers si limita ad inanellare una catena di citazioni da altri film e telefilm appartenenti al genere fantascienza (ma non solo) senza creare proprio niente di originale. Personaggi, situazioni, dialoghi, tutto sa di già visto e sfocia troppo spesso nel cattivo gusto. Si salvano giusto gli effetti speciali, ma tutto il resto è un vero disastro. E non si è mai visto nella storia delle navi spaziali un equipaggio più disobbediente, falso e disordinato: ognuno pensa per sé, persegue i suoi fini personali e nasconde cose ai suoi compagni. Giusto per fare un esempio che renda l’idea, ad un certo punto l’equipaggio è così annoiato che sfrutta gli immensi poteri del telepate che hanno a bordo per creare… una grande campagna allucinatoria di Dungeons & Dragons. Ho detto tutto.
Tuttavia, poiché non mi va giù l’idea di aver buttato via il tempo, vi propongo un gioco:
A Game of Quotes
Vi sfido a trovare in questa orripilante serie tv senza capo né coda tutti i riferimenti ad altri film e telefilm, di fantascienza e non. Di seguito ve ne elenco alcuni, giusto per farvi capire in che pantano vi infilate se provate davvero a vedere la serie per intero.
Alien (1979) di Ridley Scott, un grande classico del genere fantascienza ricco di tensione con una straordinaria Sigurney Weaver. Anche qui a bordo dell’astronave, all’insaputa di tutti, c’è un robot (ma non solo…) che si spaccia per essere umano.
Il Pianeta Proibito (1956) di Fred M. Wilcox. Classicissimo oggi purtroppo dimenticato, che non passa mai in televisione ma che invece è ancora avvincente e affascinante, fantascienza pura al 100%, con un giovanissimo Leslie Nielsen per la prima (e forse unica) volta in un ruolo serio. Anche la Nightflyer espone nella sua sala mensa una macchina in grado di ricreare, su richiesta, qualsiasi tipo di cibo o bevanda (l’unico macchinario di tutta la serie che, come l’adorabile robot Robbie, segue sempre le tre leggi della robotica).
Salvation è una dimenticabile serie tv del 2017, ma questo non ha scoraggiato gli sceneggiatori di Nightflyers, che le hanno rubato l’idea di una meteora in rotta di collisione con la Terra che si rivela poi un essere alieno senziente.
Psycho (1960) di Alfred Hitchcock. Il maestro del brivido sarebbe rabbrividito vedendo come in Nightflyers la madre maniaca del controllo abbia deciso di arredare le sue stanze con dei riconoscibilissimi uccelli impagliati.
Matrix (1999) dei fratelli (ora sorelle) Wachowski viene ampiamente saccheggiato. La metafora utilizzata dall’agente Smith (Hugo Weaving) che assimila la razza umana ad un virus che infesta il pianeta Terra viene ripresa alla lettera.
2001 – Odissea nello Spazio (1968) di Stanley Kubrick…………………………………………………….
Prendi una bellissima ragazza appassionata di surf che ha perso da poco la madre e abbandonato la facoltà di medicina.
Aggiungi un enorme squalo bianco che, pur avendo a disposizione un’intera carcassa di capodoglio da poter mangiare, ha deciso che è meglio la carne fresca di una bionda (ma per essere politically correct e non far credere che un animale possa davvero essere crudele senza motivo ci mostrano che lo squalo ha un grosso amo infilzato nella pelle).
Risultato? Paradise Beach, titolo originale The Shallows (=acque basse).
Abbiamo già visto una moltitudine di pescecani assassini, di ogni dimensione e con svariati numeri di teste, quindi ora desideriamo qualcosa di diverso.
Dimenticate però di godervi per più di un’ora le grazie di Blake Lively in bikini: non succede.
Iniziamo male quando la protagonista, interrogata dall’uomo che le ha appena dato un passaggio in mezzo al fitto bosco messicano per trovare la spiaggia senza nome dove andava sua madre, gli risponde di non preoccuparsi per lei perchè tornerà indietro con Uber.
Se tutti quanti, padre, sorella e messicani sconosciuti ti dicono che è pericoloso fare surf dopo il tramonto, tu cosa fai? Ti butti in acqua all’imbrunire, chiaro. E tutta sola, perchè la tua amica sta smaltendo una sbornia in albergo.
Effetti speciali? Quando la ragazza viene morsa dallo squalo diventa tutto rosso. E più tardi, proprio nel momento del bisogno, compare un provvidenziale banco di meduse… Bisogna accontentarsi.
Blake Lively è bloccata su uno scoglio e lo squalo, dopo averla assaggiata, le gira intorno con pazienza aspettando l’alta marea per mangiarsi anche il resto. Come il coccodrillo con Capitan Uncino. Ma a farle compagnia Blake non ha il caro Spugna, bensì un gabbiano che, ferito ad un’ala, è intrappolato come lei sullo scoglio. La ragazza si affeziona all’uccello e gli dà anche un nome. Non indovinate quale?
Esatto, Steven Seagal (in inglese seagull significa “gabbiano”)!
Accadono alcune (poche) cose: i surfisti ritornano solo per farsi massacrare; un ubriaco decide che deve assolutamente entrare in acqua per prendersi una tavola da surf galleggiante e viene, ovviamente, ucciso; Blake si rattoppa la gamba usando i suoi orecchini poi raggiunge una boa.
Conclusione? Blake Lively alla fine è molto malridotta ma se la cava, e anche Steven Seagull.
“Ho realizzato una cosa papà”. “Cosa figlia mia? Che se fai sempre la saputella prepotente e abbandoni gli studi poi finisci male?”. “No, ho dimenticato la mia amica ubriaca in un hotel di Tijuana…”
Forse non ci avete mai pensato, ma il cinema si presta benissimo come base per i giochi di società, anche per chi non è un grande appassionato. Con un po’ di preparazione si possono riadattare giochi classici come Tabù, Pictionary o il gioco dei mimi, incentrandoli completamente sulla settima arte. Il gioco che qui vi propongo può essere anche un solitario, per tenere allenata la mente e passare il tempo quando magari si hanno alcuni minuti liberi (in bagno, in autobus, spostandosi a piedi), comodissimo in quanto non ha bisogno di supporti cartacei. Tutto quello che dovete fare è scegliere, nel modo più casuale possibile, due attori, e poi collegarli tra di loro attraverso i film che hanno interpretato. Un esempio: Sean Connery e Tom Cruise.
Sean Connery ha interpretato Entrapment con Catherine Zeta-Jones
Catherine Zeta-Jones era protagonista di Prima ti sposo poi ti rovino insieme a George Clooney
George Clooney era in The Peacemaker con Nicole Kidman
Nicole Kidman ha interpretato Cuori Ribelli con il futuro marito Tom Cruise
Questa è la dinamica base del gioco, di per sé semplicissima, che può essere complicata a piacere, ad esempio scegliendo attori di età molto diverse, di diverse nazionalità, oppure fissando un determinato film come passaggio centrale obbligato. Inoltre si può scegliere di sostituire gli attori con registi o film o serie tv. In caso di più giocatori, la sfida consisterà nel creare il collegamento col minor numero di passaggi. Vi lascio qualche sfida già pronta, poi fatemi sapere com’è andata: magari avete impiegato meno passaggi di me!
Facile:
Da Robert De Niro a John Travolta
Da Charlize Theron a Robert Downey Jr.
Da Tom Hanks a Natalie Portman
Difficile:
Da Jean Reno a Angela Lansbury
Da Maggie Smith a Jackie Chan
Da Mary Poppins a Tutti Pazzi per Mary
Molto difficile:
Da Valeria Golino a Timothy Spall passando per Truman Capote
Da Jack Lemmon a Zac Efron passando per Men in Black