Anno: 2023
Regia: Chris Buck, Fawn Veerasunthorn
Interpreti: Gaia Gozzi, Michele Riondino, Amadeus
Dove trovarlo: Disney Plus
Asha (Gaia Gozzi) vive con la sua famiglia nell’isola di Rosas, dove il sovrano, il Magnifico (Michele Riondino) ha promesso a tutti i suoi sudditi di proteggere i loro sogni perchè non potessero essere distrutti e inoltre, di quando in quando, di farne avverare uno grazie alla sua magia. Quando però Asha incontra di persona il Re, si rende conto privare le persone dei propri sogni, anche se per custodirli, è come rubare l’anima alle persone. Decide così di contrastare il Magnifico con l’aiuto dei suoi amici.
Nel nome del grande amore che da sempre mi lega a Casa Disney sono disposta a perdonare davvero molte molte cose. Ma questo film è un vero e proprio insulto all’intelligenza degli spettatori di qualunque età, e in particolar modo per quelli che, come me, sono cresciuti con i classici Disney che, dal giorno 1, hanno sempre parlato (e naturalmente cantato) riguardo ai sogni, che son desideri e si esprimono alle stelle.
Davvero io dovrei credere che, sull’isola di Rosas, nessuno, nemmeno uno degli abitanti, si sia mai fatto delle domande su quel sovrano fin troppo affascinante che si impossessava dei sogni altrui per farne il suo comodo? Nessuno si domandava in base a quali criteri i sogni venissero o meno realizzati? Nessuno si è accorto che le persone che venivano private dei propri sogni restavano abuliche, apatiche e senz’anima? Evidentemente no, visto che, a Rosas, non si fa altro che ballare, cantare (canzoni orrende) e attendere che il Magnifico realizzi i sogni di qualche fortunato, che impara così, in uno schiocco di dita, un mestiere o un’arte (dò per scontato che, fino a quel momento, quindi non ne avesse alcuno).
Perciò Rosas è un’isola di fresconi beoti giunti da ogni dove ed entusiasti di mettere la propria felicità nelle mani di un sovrano sconosciuto e di passare il resto della propria esistenza nell’attesa della sua imperscrutabile benevolenza. Tra questi però c’è Asha, una ragazza che, pur essendo frescona e beota quanto tutti gli altri, ha la fortuna di dialogare con il Magnifico, che le spiega le sue ragioni e il suo metodo, rendendola sospettosa. E meno male!
Quindi cosa fa Asha, scoperta l’orribile verità sui sogni dei suoi concittadini e familiari, forse diffonde consapevolezza tra la gente? O forse si rimbocca le maniche per realizzare il suo, di sogno? Eh no: esprime il suo sogno a una stella! Star è senza dubbio il personaggio più simpatico del film, e anche lei ha un desiderio: che tutti i sogni siano liberi.
Da qui parte il grande piano per liberare i sogni senza farsi scoprire, in modo che ciascuno possa riavere il suo sogno e ritrovare lo scopo della propria esistenza.
Purtroppo però la magia di Star ha messo in guardia il Magnifico, che per difendersi da quello che pensa sia un attacco nemico (memore anche del massacro della sua famiglia vissuto in tenera età) decide di utilizzare la magia proibita, che lo corrompe irreversibilmente e lo rende potentissimo ma malvagio.
Però, ancora, le cose non quadrano: come mai il Magnifico aveva pronto un laboratorio segreto, già pieno di pozioni e alambicchi vari e con tanto di autentica mela avvelenata in stile Biancaneve? Ci faceva la grappa? Permettetemi di dubitarne…
Ma, al di là della grossolanità della sceneggiatura, non riesco a comprendere come mai, in quest’epoca in cui in genere dopo lo scontro finale gli eroi e i villain vanno insieme a mangiarsi un hamburger, il Magnifico, che aveva un grosso trauma nel suo passato e che aveva, in fondo, qualche buona ragione, debba invece essere unilateralmente condannato (imprigionato per sempre in un frammento di artefatto, a sua volta nascosto nei sotterranei… mi sembra crudele!).
Infatti nessuno può negare che, ad avere un sogno, si diventa vulnerabili, perché questo può esserci strappato, o semplicemente perché non riusciamo a realizzarlo, quindi il suo desiderio di proteggere i sogni dei sudditi non era così assurdo. Se loro si fossero resi prima conto delle cose della vita e glielo avessero fatto notare, di certo non si sarebbe arrivati a un finale simile.
E Asha, la bellissima e coraggiosa Asha, cosa fa? Il suo sogno, ci pare di capire, era quello di diventare assistente del Magnifico… Ma, tranne quel colloquio che altro non è che uno spiegone della trama, cosa ha fatto per realizzarlo? E’ sufficiente chiederlo a una stella magari? Ma chiederle cosa, esattamente? Di avere un sogno? Chiedere a un sogno di avere un sogno, beh, è già qualcosa magari… Ricordiamo che anche le Principesse Disney, pur nel loro essere tali, si sono sempre date da fare: chi è stata sempre paziente e obbediente, chi ha fatto i lavori di casa per chi la ospitava, chi ha corso grandi pericoli per essere vicino al suo amato bipede, chi ha rifiutato di sposarsi se non per amore…
E Asha, oltre a mettere immotivatamente in pericolo i suoi amici e familiari, cosa ha fatto? Per tutto il film vediamo solo cose che evita di fare, niente altro.
Non mi è piaciuto questo film, ho odiato la trama raffazzonata composta di elementi presi di peso dai classici e malamente mescolati, ho odiato le canzoni, il doppiaggio italiano, la protagonista, il messaggio confuso (se ce n’è uno oltre a “comprate le tazze e i peluche”), i richiami pleonastici ai grandi classici della mia infanzia, i personaggi secondari (già dimenticati). Insomma, un vero disastro. Da evitare.
Voto: 1 biscotto a forma di testa del Magnifico (naturalmente ipocalorico)