
Anno: 2019
Regia: Josh Cooley
Dove trovarlo: Disney Plus
Alla fine di Toy Story 3 avevamo visto Andy partire per il college dopo aver affidato tutti i suoi vecchi giocattoli, compreso il suo favorito, lo sceriffo Woody, alla piccola Bonnie, una bimba molto timida ma anche affettuosa. Durante il suo primo giorno di asilo Bonnie costruisce, con materiali trovati nella spazzatura, un piccolo giocattolo di nome Forky, che prende vita proprio come gli altri e brama di tornare nell’immondizia, l’unico posto in cui si sente al sicuro. Quando Forky scappa Woody lo insegue per riportarlo da Bonnie, desideroso di rendersi utile visto che ormai la bimba gioca con lui sempre meno. Mentre cerca il piccolo amico, Woody si imbatte in una vecchia conoscenza: la pastorella Bo Peep.
Sono passati ormai quindici anni da quando la Pixar ha rivoluzionato per sempre il mondo dell’animazione con il primo lungometraggio in computer grafica, Toy Story, che ha avuto un grandioso e meritatissimo successo e due seguiti, l’altrettanto bello Toy Story 2 e il più drammatico Toy Story 3. Questo quarto episodio, che poteva sembrare solamente un’operazione di marketing della Disney (che ha acquisito la Pixar nel 2006), invece non sfigura affatto in confronto ai precedenti, grazie ad una storia intelligente che prosegue con naturalezza lo sviluppo narrativo dei personaggi. Sebbene il protagonista sia il cowboy Woody, che deve affrontare la sua paura di essere messo da parte da Bonnie, il personaggio più di spicco è Bo Peep, dolce e indifesa pastorella innamorata di Woody nei primi due film ma completamente assente nel terzo perchè data via da Molly, la sorellina di Andy. Scopriamo che negli anni Bo ha imparato a cavarsela da sola e stretto molte nuove amicizie, senza mai sentire il bisogno di un nuovo bambino e trovando la sua indipendenza. Ma il suo amore e la sua ammirazione per Woody e la sua dedizione a Bonnie la rendono un personaggio a tutto tondo, tosta ma amorevole e disposta al sacrificio per aiutare gli amici in difficoltà. Menzione speciale per Buzz che, inizialmente perso senza Woody, impara a dare ascolto alla sua “voce interiore”. Avventuroso, divertente, profondo e commovente, Toy Story 4 è un seguito decisamente splendido, tecnicamente perfetto, adatto a tutta la famiglia. Angelo Maggi regala a Woody una nuova ottima voce, anche se per chi come è cresciuto con questi personaggi è difficile non sentire la mancanza di Fabrizio Frizzi, che aveva prestato la voce al pupazzo cowboy nei tre film precedenti. Simpaticissimo come sempre Luca Laurenti nei panni del bislacco Forky. Occhio all’apparizione speciale di Tin Toy, il giocattolo protagonista di uno dei primissimi corti Pixar nel 1988.
Voto: 4 Muffin
Nonostante avessi già 25 anni quando andai al cinema a guardare Toy Story 3 da sola, piansi come una bimba. Mi emozionò moltissimo. Questo devo ancora vederlo, ma spero che non mi deluda, perché i primi tre per me sono dei veri e propri gioiellini.
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